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Il Sistema Siracusa tra “prestiti” per aggiustare le sentenze, cene per conoscersi, risarcimenti “stratosferici” e amicizie tradite

Ai domiciliari per corruzione in atti giudiziari l’ex presidente del Cga siciliano Raffaele de Lipsis, i giudici del Consiglio di Stato Nicola Russo e della Corte dei Conti Luigi Caruso, il deputato siciliano di Popolari e Autonomisti Giuseppe Gennuso

Un prestito. Così veniva giustificato, spesso e volentieri, il pagamento della corruzione operata dagli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore. Un prestito successivo alla sentenza favorevole e mai tornato agli autori. Ma anche una consuetudine, un modo per tenere ben saldi i rapporti tra avvocati e giudici, almeno finché questi avessero mantenuto un'utilità. Su disposizione del gip di Roma Daniela

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