Associazioni, partiti e sindacati, ad un anno esatto dell’inizio del conflitto, si danno appuntamento anche a Siracusa per manifestare contro la guerra. “Siamo disgustati – dice il portavoce Alessandro Acquaviva – dalla retorica militarista e dalla paura di un aumento progressivo calvalcato dal Governo Meloni, che alimenta con l’invio di armi il conflitto in Ucraina al fine, anche, di barattare il proprio sostegno militare con la promessa, tutta da varificare, di ghiotti appalti nella fase della ricostruzione mettendo a rischio una nuova guerra mondiale”.
Un conflitto che a oggi sarebbe costato circa 450 milioni di euro ai contribuenti, schiacciati da un lato dall’aumento generalizzato dei prezzi e dall’altro da una politica economica della Bce che scarica i costi sui ceti più deboli, sulle famiglie costrette a ricorrere a prestiti e mutui per far fronte alle necessità essenziali. “È per questo fondamentale motivo che il coordinamento per la Pace invita i cittadini – conclude Acquaviva -, i lavoratori e gli studenti a partecipare al sit di venerdì 24 febbraio in piazza Santa Lucia alle ore 17.30 per rivendicare l’unica soluzione giusta e urgente: la Pace”.
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