“Cinque anni fa è stato un disastro, ma abbiamo dimostrato di essere stati capaci di aggiustare il tiro. E credo che oggi gli uffici meritino un plauso”. Queste le prime parole di Danila Costa, Segretario generale del Comune di Siracusa che commenta l’aspetto tecnico del voto. Com’è noto ai più, infatti, le elezioni amministrative del 2018 lasciarono una scia di sospetti e ricorsi che per diverso tempo hanno “inquinato” la dialettica politica.
Alla fine il Cga, dopo aver ribaltato l’esito del primo turno di giudizio che prevedeva la ripetizione delle elezioni in 9 sezioni, aveva dato ragione al sindaco uscente (e rieletto) Francesco Italia. Ma in un passaggio della sentenza i giudici amministrativi avevano scritto nero su bianco come in alcune sezioni vi fossero state “carenze di verbalizzazione” non sufficienti per parlare di presunte irregolarità nello spoglio. Una serie di errori, anche macroscopici, ai quali era necessario porre un freno.
Proprio per quanto accaduto cinque anni fa, questa volta si è aggiustato il tiro, evitando che quello scenario di veleni e ricorsi potesse ripresentarsi?
“Abbiamo imparato da quanto accaduto 5 anni fa, anche se tutto non era addebitabile agli uffici visto che i presidenti di seggio non erano stati adeguatamente istruiti e formati, o comunque resi edotti delle responsabilità cui andavano incontro”.
A questo va aggiunto anche il fatto che nel 2018 si era votato in un solo giorno e lo spoglio era iniziato subito dopo la chiusura dei seggi (alle 23) e proseguito per tutta la notte.
“Alle 5 del mattino è facile andare in tilt, visto che il seggio era stato costituito quasi 24 ore prima.”
Una mano vi è stata data anche dal legislatore, che già in occasione delle elezioni di fine settembre (politiche e regionali) aveva stabilito di “sdoppiare” lo spoglio in momenti differenti, consentendo così ai componenti di seggio di avere qualche ora di riposo?
“Sì, ed è stata una scelta che ha premiato ulteriormente per quest’ultima tornata elettorale, perché è bene ricordare che le amministrative sono particolarmente sentite e con una pressione sui componenti di seggio non indifferente”.
Ma oltre a questo ci sono state anche diverse giornate di formazione sia dei presidenti di seggio, sia del personale comunale. Possiamo dire che sono servite?
“La Prefettura all’indomani di politiche e regionali ci ha convocati per chiederci di formare il personale. Abbiamo organizzato e programmato due giornate formative in aprile, replicando poi un’altra giornata – aperta ai presidenti di seggio nominati dalla Corte di Appello di Catania e a quelli già sostituiti – a fine maggio. Un corso teorico dove abbiamo cercato di dare il maggior numero di informazioni sulla compilazione dei verbali. Che di fatto sono il vero problema dello spoglio. Ma abbiamo anche chiesto di prestare attenzione ai dettagli come la riconsegna delle matite o di non far introdurre i cellulari in cabina elettorale. Tutte indicazioni operative che abbiamo notato sono tornate utili. Nonostante ciò, quest’anno sapevamo che alla luce di quanto accaduto nel 2018 avremmo avuto una serie di defezioni”.
Alla fine quanti presidenti di seggio avete dovuto sostituire?
“Abbiamo avuto più del 50% delle defezioni. Ma abbiamo garantito il normale svolgimento delle elezioni utilizzando i nuovi funzionari del Comune. Abbiamo chiesto la disponibilità dei più giovani, ma devo dire con grande soddisfazione che anche le posizioni organizzative e i funzionari di lungo corso hanno dato un grande e importante contributo. Prima di tutto questo, però, avevamo pubblicato ben due avvisi e cercato una collaborazione con l’Ordine degli Avvocati, chiedendo eventuali disponibilità tra i legali o i praticanti a frequentare il corso di formazione e accettare l’incarico, avendo anche in cambio dei crediti formativi. Purtroppo eravamo troppo a ridosso del voto ma credo che questa esperienza si possa riproporre.”
Al momento la sezione 1 sta ancora facendo alcune verifiche. Tolto l’ingresso di una lista che ha superato il 5% (Noi per la città), non sembra ci siano state grandi discrepanze o errori?
“Non ci sono stati ribaltamenti di dati o strafalcioni. Inoltre la Prefettura ci aveva fornito un programma che ci ha agevolato nell’individuare eventuali scostamenti o errori. In questo modo, già gli stessi presidenti di seggio, prima di immettere i dati, utilizzando il programma potevano notare eventuali anomalie o criticità. Questa collaborazione con la Prefettura e la preparazione preventiva ha consentito la buona riuscita delle operazioni di voto con margini di errore limitati.”
La vedo più che soddisfatta, che esperienza vi lascia dal punto di vista meramente tecnico questa elezione?
“Sono molto soddisfatta e ringrazio gli uffici perché si è lavorato bene, abbiamo fatto esperienza anche in vista delle provinciali e delle Europee, abbiamo formato esperienze e competenze e tracciato una strada per i prossimi appuntamenti elettorali.”
La formazione, quindi, al centro di tutto?
“Lo dico da sempre, anche per il mio ruolo di dirigente della formazione. Dobbiamo investire sul personale che collabora in modo quotidiano. Formazione e aggiornamento sono fondamentali in un mondo così mutevole, anche perché ci approcciamo a nuove logiche di progettazione e di operare e dobbiamo farci trovare pronti per queste nuove sfide”.
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