In studio con il sindaco di Canicattini Paolo Amenta, presidente Anci Sicilia

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Accusato di abuso d’ufficio, il Ragioniere capo del Comune assolto “perché il fatto non sussiste”

Secondo l'accusa aveva svolto in conflitto di interessi la funzione di contabile per diversi periodi consecutivi nell'Ato idrico oltre che del Comune

Assolto, perché il fatto non sussiste. Con questa motivazione il tribunale collegiale di Siracusa (Giuseppina Storaci presidente, estensore Martina Belpasso, giudice Giulia D’Antoni) ha posto fine al calvario del ragioniere capo del Comune di Siracusa, Giorgio Giannì. L’accusa era di abuso d’ufficio e avviata dal Pm Marco Di Mauro nel 2017 perché il ragioniere generale, secondo l’accusa, aveva svolto in conflitto di interessi la funzione di contabile per diversi periodi consecutivi nell’Ato idrico oltre che del Comune, ritenuto ente controllante e non mero partecipante assieme agli altri enti.

Il dirigente, difeso dall’avvocato Giovanni Giuca, è stato assolto anche su richiesta della stessa Procura in sede di udienza e adesso si attende il deposito delle motivazioni entro 90 giorni. Al momento resta un altro troncone, sempre avviato dall’allora Pm Di Mauro, in cui Giannì è accusato di falso ideologico perché, sempre secondo l’accusa di allora, avrebbe messo in bilancio crediti inesigibili nelle manovre finanziarie dal 2011 al 2017. Ma qui se ne parlerà a settembre.


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