“All’hub vaccinale di Portopalo c’è una bomba”. Ma era solo uno scherzo di pessimo gusto, che è costato il disservizio del centro vaccinale di Cozzo Spadaro per l’intera giornata e la mobilitazione di due stazioni di carabinieri (Pachino e Portopalo) e del Nucleo artificieri dell’Arma di Catania.
Il telefono è squillato nella caserma dei carabinieri di via Maucini a Pachino, poco prima delle 11: dall’altro capo del telefono una voce – ancora – anonima ha lanciato l’allarme. Il comandante Andrea De Meis, a garanzia della pubblica incolumità, ha tempestivamente avviato il protocollo di sicurezza che prevede l’evacuazione della struttura in cui erano in corso i turni di vaccinazione: medici, infermieri, personale amministrativo e pazienti si sono catapultati fuori nel giro di pochi istanti. Sul posto oltre ai carabinieri di Pachino sono anche intervenuti i militari dell’Arma di Portopalo, guidati dal comandante Giuseppe Brundo.
È stato segnalato l’accaduto al Nucleo artificieri di Catania e alle 14 i carabinieri artificieri hanno raggiunto il paese marinaro. La struttura è stata bonificata da cima a fondo e sono anche stati salvati più di 4 mila vaccini che rischiavano di andare persi.
I militari hanno cercato ogni ipotetico indizio che potesse ricondurre ad un esplosivo. Al termine del sopralluogo non sono stati rinvenuti ordigni. Da domani l’hub tornerà a funzionare con regolarità, ma l’autore dello scherzo telefonico non la passerà liscia. Infatti i militari dell’Arma adesso stanno cercando di dare un nome ed un volto all’autore della telefonata.
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