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Allarme fumo alla Versalis: guasto a un forno

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, fa sapere che sono stati attivati tutti gli Enti competenti

Un denso fumo proveniente dallo stabilimento Versalis ha destato preoccupazione questa mattina nei pressi dell’area industriale. L’episodio è stato causato da un guasto a un forno, seguito da un principio di incendio. Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, fa sapere che sono stati attivati tutti gli Enti competenti e che il sito industriale è costantemente monitorato per garantire la sicurezza pubblica.

“La zona industriale di Siracusa, per motivi diversi, in questi giorni è tornata all’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica dopo un periodo di assordante silenzio – commenta Sebastiano Zappulla, segretario provinciale di Sinistra italiana -. La pessima qualità dell’aria che si sta respirando nell’area compresa tra la zona industriale e i comuni dell’hinterland, oggetto, tra l’altro, di un nostro recente intervento, e l’incidente di oggi in Eni Versalis, esplosione di cui non conosciamo le cause, con l’augurio che non ci siano lavoratori coinvolti e danni ad attrezzature critiche di sicurezza, ripropongono, ancora una volta, il tema della sicurezza degli asset industriali e dell’impatto ambientale che gli stessi potrebbero causare. È un tema, questo, lungamente sottaciuto e di cui, purtroppo, nessuno tende ad occuparsene continuativamente. Il periodo che stiamo vivendo è attraversato da profondi cambiamenti anche sul piano degli asset produttivi. In discussione non c’è soltanto il modello economico, ma anche e soprattutto quello produttivo. Questi cambiamenti andrebbero guidati col passo sicuro e gradualmente, per assicurare una transizione ordinata. In questo percorso la qualità dell’aria che respiriamo e la sicurezza nei luoghi di lavoro devono rimanere le nostre priorità. L’intervento dell’on. Carta, che chiede un incontro per valutare il da farsi, conferma che la nostra preoccupazione è diffusa e condivisa. Noi auspichiamo l’intervento anche degli altri soggetti istituzionali, sindaci, parlamentari e della Regione Sicilia. Adesso tocca definire un piano d’azione. Nella definizione delle iniziative da promuovere non si può non tenere conto anche della preoccupazione diffusa, tra le lavoratrici e lavoratori, specialmente quelli dell’indotto, per i cambiamenti in corso e per i rischi che gli stessi produrranno sul piano occupazionale. Quanto accaduto in queste ore deve essere l’occasione per affrontare, anche e soprattutto, il tema della crisi della zona industriale. E delle condizioni dei suoi asset strategici, a cominciare dall’Ias. Questo territorio pretende delle risposte. Non dimentichiamo che anche la qualità dell’acqua è una priorità da affrontare e risolvere”.



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