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Amministrative a Siracusa. FdI lancia l’idea: un nome per ogni partito e la scelta del candidato entro metà marzo

Un confronto che deve avvenire esclusivamente tra i partiti (Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Mpa, Nuova Dc e Udc) e, raggiunti gli accordi, aprire ai civici

Un nome per ogni partito. Da lì un confronto per la scelta del candidato ideale del centrodestra. E tutto da definire entro 3 settimane. È la decisione dei vertici di Fratelli d’Italia, Luca Cannata in testa, affrontando il tema delle elezioni amministrative di Siracusa. Il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia e il coordinatore provinciale Peppe Napoli (assieme al deputato regionale Carlo Auteri e al dirigente regionale del partito Paolo Cavallaro) hanno individuato la priorità: la compattezza dei partiti di centrodestra che alle ultime elezioni regionali hanno sostenuto l’elezione del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Che poi sono gli stessi che hanno vinto le Regionali anche in Lombardia e nel Lazio, a trazione Fdi. E a Siracusa il partito di Giorgia Meloni ha sostenuto, confermandolo, il metodo per il confronto del centrodestra per la scelta del programma e del candidato a sindaco di Siracusa. Un confronto che deve avvenire esclusivamente tra i partiti (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Mpa, Nuova Dc e Udc) e, solo, successivamente agli accordi raggiunti, aprire a tutte le liste e movimenti civici che possano condividerne il programma e il candidato sindaco. Si è, inoltre, lanciato l’appello ai partiti del centrodestra di indicare ciascuno di loro un nome rappresentativo all’interno del proprio partito che possa essere oggetto di confronto per la scelta del candidato comune, obbiettivo che deve essere raggiunto entro la prima decade del mese di marzo.

E quindi è subito caccia ai totonomi. Al momento sul piatto, più o meno succulento del centrodestra, ci sono numerosi personalità già conosciute e di cui si parla da tempo: Edy Bandiera, Ferdinando Messina, Giuseppe Assenza, Mario Bonomo, Giovanni Cafeo. E poi quel Vincenzo Vinciullo solo federato con la Lega, non organico, che recentemente si è detto deluso ma deciso a puntare a palazzo Vermexio. Ancora 3 settimane per innamorarsi… di un candidato unitario.


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