Se nel centrosinistra si pensa solo al nuovo segretario nazionale rimandando ogni considerazione sulle amministrative a Siracusa, il centrodestra è alle prese con le liti interne, più o meno sopite. Che ci siano contrasti all’interno dei partiti è ormai cosa nota: non si riesce a trovare la quadra e si sono susseguiti incontri pressoché inutili finora.
Il leader di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, ha sottolineato l’esigenza di un confronto che deve avvenire esclusivamente tra i partiti (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Mpa, Nuova Dc e Udc) e, successivamente agli accordi raggiunti, aprire a tutte le liste e movimenti che possano condividerne il programma e il candidato sindaco lanciando l’appello ai partiti del centrodestra di indicare ciascuno di loro un nome rappresentativo.
Una mossa che ha sparigliato le carte, suscitando qualche malumore tra gli alleati o presunti tali. E infatti gli autonomisti si defilano, lasciando il tavolo del centrodestra.
“Ci saremmo aspettati che il centrodestra ponesse al centro del suo dibattito come priorità la concertazione di un programma serio e completo di governo della nostra città – sottolinea però il coordinatore provinciale di Mpa Mario Bonomo -. Ad oggi, invece, assistiamo stupiti a un balletto di posizioni difficili da capire, fondate solo su nomi di candidati sindaco e su proposte astratte di schieramenti. Avendo come unico obiettivo il bene di Siracusa, non comprendo quindi chi vorrebbe emarginare in questa fase le compagini civiche. Di conseguenza, per una totale differenza di opinioni sulle scelte democratiche ed inclusive, di aggregazione che il centrodestra deve adottare e che invece appare voglia disattendere, l’Mpa non parteciperà ad alcuna altra riunione che non veda coinvolte tutte le forze, comprese quelle civiche, che a vario titolo sono state coinvolte sino ad oggi nel tavolo di centrodestra”.
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