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Appalti truccati all’Asp di Siracusa e il “comitato d’affari” guidato da Cuffaro: le accuse della Procura di Palermo

Avrebbero messo a frutto la rete di conoscenze così da incidere sugli esiti di concorsi, gare di appalto e procedure amministrative

Quello dipinto dai magistrati palermitani è un quadro a tinte fosche, dove la sanità è letteralmente gestita dalla politica che veicolerebbe assunzioni, contratti, subappalti e altri vantaggi.

Il Gip Carmen Salustro, dopo aver letto la richiesta del Pm con la quale ha chiesto arresti domiciliari misure interdittive, ha invitato gli indagati a presentarsi in tre date – 11, 13 e 14 novembre – per rendere l’interrogatorio e valutare in quella sede la validità delle richieste del magistrato. Sarebbe stato l’ex governatore Totò Cuffaro a esercitare il ruolo di vertice dell’associazione. Per l’accusa, avrebbe costituito il sodalizio e messo a frutto la rete di conoscenze così da incidere sugli esiti di concorsi, gare di appalto e procedure amministrative in modo da favorire gli imprenditori e procurare loro indebiti vantaggi, o comunque in modo da conseguirli in prima persona per rafforzare il proprio consenso politico, anche impartendo disposizioni mediando con i rappresentanti di enti e imprese.

Abbonato, Aiello, Caltagirone (commissario prima e Dg Asp dopo), Cuffaro, Dammone, Marchese, Mazzola e Romano devono rispondere di corruzione in concorso per aver compiuto atti contrari ai doveri di ufficio in favore della Dussmann service, accettando – secondo la ricostruzione della Procura di Palermo – promesse di assunzioni e altro che poi i rappresentanti dell’azienda elargivano loro nel corso del tempo e in più occasioni.

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Occhi puntati in particolare sull’andamento della gara “ausiliariato”, bandita dall’Asp di Siracusa, che per i magistrati palermitani sarebbe dovuta finire alla Dussmann ottenendo il miglioramento delle condizioni contrattuali di due dipendenti dell’azienda segnalati dall’ex presidente della Regione attraverso l’intermediario Abbonato, la promessa di futuri sub-appalti a ditte indicate e un incremento del valore delle prestazioni e del volume dei lavori per cui l’azienda si sarebbe rivolta alla ditta Euroservice srl avvantaggiando Mazzola, presentato da Romano come amico personale.

Delle stesse accuse, oltre che turbata libertà degli incanti, devono rispondere Aiello, Bordonaro, Caltagirone, Cuffaro, Dammone, Di Mauro, Fazzino, Marchese, Romano e Russo per aver turbato mediante promesse, collusioni e latri mezzi fraudolenti – nella ricostruzione dell’accusa – la gara di affidamento dei servizi di ausiliariato/supporto e reception bandita dall’Asp in favore della Dussmann. Per la Procura Aiello, su mandato di Cuffaro e Romano, con Marchese e Dammone avrebbero indotto Caltagirone a sfruttare la posizione di Dg Asp con la Rup Di Mauro e la commissione per aggiudicare la gara. Così Russo, Bordonaro, Fazzino e Di Mauro, su indicazione di Caltagirone, avrebbero rinviato la seduta di gara per attendere conferma delle presunte condotte illecite.

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Le indagini riguardano anche la gara per il concorso pubblico, per titoli ed esami, indetto dall’Azienda sanitaria Villa Sofia-Cervello di Palermo per la copertura di 15 posti a tempo indeterminato e a tempo pieno di operatore socio-sanitari, e sul Consorzio di bonifica per la Sicilia occidentale.


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