E’ un duro colpo assestato alla criminalità organizzata quello inflitto dagli uomini della Sezione Polstrada di Siracusa e del Distaccamento di Lentini che hanno proceduto al’arresto nei confronti di un pericolosissimo latitante.
Una segnalazione telefonica trasmessa all’incirca verso le ore 5 del mattino segnalava la presenza di una persona all’interno della galleria San Fratello nell’autostrada Catania-Siracusa.
Il tempestivo intervento degli Agenti all’interno della galleria stessa, appena cinque minuti dopo, permetteva di intercettare il sospettato che subito ha cercato una via di fuga.
Nonostante lo stesso avesse più volte tentato di darsi alla fuga cercando di impossessarsi di autovetture in transito nel citato tratto autostradale, veniva prontamente bloccato e tratto in arresto. Si tratta del trentasettenne CONTI TAGUALI Marco ( a sinistra nella foto) pericoloso latitante già da un anno.
Un banale tentativo del latitante di sviare gli Agenti con delle generalità ed un nome falso non andava in porto. Gli accertamenti effettuati permettevano di appurare che nei suoi confronti pendeva da tempo un ordine di custodia cautelare emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania nel gennaio 2010.
Il Conti Taguali è considerato un elemento di spicco di un’associazione operante nel territorio dei Comuni di Cesarò, Maniace, Bronte e territori limitrofi. Pluripregiudicato imputato per associazione a delinquere di tipo mafioso, di concorso in omicidio aggravato e di illegale detenzione di armi, colpito da un’Ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania nel mese di gennaio 2010, dopo aver comunicato, nel mese di gennaio 2010, alla caserma dei Carabinieri di Maniace il suo allontanamento, in quanto sottoposto agli obblighi ed alle prescrizioni imposti dalla prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Catania, per presenziare a Catania all’udienza del procedimento a suo carico, faceva perdere le proprie tracce rendendosi latitante.
La sua latitanza i è durata poco più di un anno per lui si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Cavadonna di Siracusa.
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