Massimo Romanelli, il ceo della Gr sistemi, colosso che fornisce i servizi di intercettazioni a molte Procure italiane, compresa Milano, è indagato a Catania per concorso in accesso abusivo a un sistema informatico. La società non è coinvolta nell’inchiesta.
Con Romanelli è iscritto nel registro degli indagati anche Salvatore Malfa che per molti anni è stato responsabile operativo della Gr sistemi a Siracusa. Nel fascicolo, anche un ufficiale della guardia di finanza, Dario Bordi, recentemente nominato a capo del Gico di Napoli: secondo l’accusa Malfa, su richiesta del finanziere, aveva installato i suoi apparati negli uffici della compagnia delle Fiamme gialle di Siracusa. E in questo modo venivano abusivamente intercettati gli stessi finanzieri sottoposti a Bordi. L’inchiesta, scrive il Fatto Quotidiano che pubblica oggi la notizia a firma di Antonio Massari e Davide Milosa, e che ha trovato conferme in fonti giudiziarie, è stata chiusa dalla Procura di Catania e riguarda il servizio svolto dalla Gr sistemi per la Procura di Siracusa.
Malfa, si legge negli atti, è anche “amministratore di fatto della Awacs Technology srl e della Awacs Responce Security”. E proprio attraverso queste aziende avveniva il “ripetuto e continuo accesso abusivo, a opera di Malfa, di personale non identificato riconducibile alla Awacs Technology srl e alla Awacs Responce Security, nonché di personale esterno a tali imprese, ai sistemi informatici relativi alle operazioni di intercettazione della Procura di Siracusa“. Ma c’è di più: l’accesso riguardava anche “i software per la gestione e l’ascolto delle attività di intercettazione”.
La mole di procedimenti, incardinati alla Procura di Siracusa, e “bucati” senza alcun titolo sarebbero 51. I capi di imputazione sono 32 e, leggendoli, scrive il Fatto, si scopre che dal 2009 al 2021 la Gr sistemi veniva utilizzata spesso per scopi che nulla c’entravano con le indagini giudiziarie.
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