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Auteri accusa: “La gestione turistica a Siracusa è fallimentare”

A dirlo è Carlo Auteri, imprenditore culturale e candidato con Fratelli d'Italia alle prossime elezioni regionali

“Siracusa si “vende” da sola, ha un’offerta turistica per cui non ha quasi bisogno di altro che non sia una manutenzione ordinaria. E invece la città è sommersa dalla spazzatura, le erbacce infestano i marciapiedi, le strade non sono asfaltate e quell’immagine quasi perfetta che dovrebbe avere si infrange appena si mette piede nel territorio”.

A dirlo è Carlo Auteri, imprenditore culturale e candidato con Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali.

“Come facciamo a parlare di turismo a Siracusa, patrimonio Unesco, senza servizi e una degna accoglienza del turismo? – ancora Auteri – Per investire su questo settore bisognerebbe pensare all’ordinario, non fare nulla di impossibile. Bisogna pensare a un arredo urbano che sia ordinato, a un modo di fare politica distante da quello che si è visto nell’ultimo ventennio, a una cura maniacale di ciò che è inserito negli appalti vinti dalle società di manutenzione.”

“Semplicemente il rispetto delle regole e delle norme così che io, operatore culturale, – continua il candidato – resto affascinato dalla gestione della città e decido di portare eventi e sottoscrivere eventuali protocolli invece di fare un passo indietro perché non in grado di stimolare gli artisti e coinvolgere turisti che vogliano visitare la provincia intera e puntare sugli eventi e non decidere di andare esclusivamente in Ortigia. Mi spiace dirlo ma in questo momento la città non è in grado di parlare di turismo finché non riesca a dimostrare di poter stare in vetrina semplicemente con l’ordinario, avendo cura di ciò che abbiamo. E magari riusciremo ad avere amministratori e società private anche in grado di comprendere come funzioni la città, la provincia, non attraverso la politica che continua a presentare persone e candidati vecchi e stantii, che non sanno parlare di vero turismo e di veri eventi culturali”.

“La candidatura di Siracusa capitale della cultura non ha avuto alcun reale criterio se non quello di mettere l’assessore Fabio Granata a capo di un progetto raffazzonato, predisposto in fretta e furia e con una certa permalosità tipica del personaggio se contestato. Siracusa – conclude Auteri – ha bisogno di altro, questa è la sfida per Siracusa”.


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