“Farò tutto il possibile per evitare di passare al misto, ma se dovrò andarci, ci andrò. Vuol dire che dovrò fare anche questa esperienza”. Così Carlo Auteri deputato di Fdi all’Ars, in seguito alla sua auto-sospensione dal gruppo parlamentare di appartenenza, dopo la vicenda sollevata dal deputato del gruppo misto Ismaele La Vardera.
Auteri è stato accusato di aver percepito dei finanziamenti regionali attraverso un’associazione teatrale a lui riconducibile. Secondo il regolamento interno dell’Ars se non comunicherà il passaggio ad un altro gruppo parlamentare, transiterà direttamente al misto, insieme allo stesso La Vardera.
“Significherebbe fare politica insieme a La Vardera e Micciché – prosegue Auteri – quando la situazione sarà chiarita, e preciso che la chiarirò, dimostrando di avere ragione, però, tornerò al mio gruppo di appartenenza”.
Auteri, nel frattempo, sottolinea che “l’associazione di cui ha parlato La Vardera alla trasmissione La 7 non ha mai visto la figura di mia madre come rappresentante legale. Il legale rappresentante è Tommaso Patania”. Da due anni.
Nel frattempo, ieri, l’imprenditore palermitano Giuseppe Piraino, ha lanciato una petizione online per chiedere le dimissioni di Auteri dal parlamento siciliano. La petizione ha già raccolto 847 firme.
“Non mi dimetterò mai – sottolinea il deputato – non ho intenzione di farlo. Non è nemmeno mia intenzione cambiare partito. Cercherò solo di tutelare il mio partito di appartenenza. Mi assumo le responsabilità per tutelarlo. Agirò legalmente nei confronti di La Vardera, di La 7 e del quotidiano Domani“.
(Ansa)
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