Prevenzione, comunicazione e senso di comunità. Questo lo spirito con cui Francesco Bandiera, nuovo capo di Gabinetto della Questura di Siracusa affronta questa nuova sfida lavorativa.
Per lui è un ritorno nella città d’appartenenza in cui lui, insieme con la famiglia, ha voluto sempre tornare dopo vari incarichi a Caltanissetta e Forlì.
“Ho sempre seguito le vicende siracusane da lontano – ha detto durante un’intervista – e tornare per me è stata una grande emozione. Devo ancora sistemare delle cose logistiche a Forlì, ma sono molto felice di rientrare alla Questura di Siracusa dove c’è sempre stata una bella atmosfera e oggi ancora di più. È un ambiente che conosco e che trovo rinvigorito dai giovani che stanno cominciando la propria carriera”.
Uno dei grandi temi, però, è il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che, negli ultimi anni, si sta facendo sempre più spazio non solo nel capoluogo ma anche in provincia.
“Io credo – ha spiegato Bandiera – che prima ancora della repressione, che per carità è doverosa, bisogna intervenire sulla prevenzione e quindi sull’educazione del cittadino del domani”. Un tema, a dire il vero, molto caro anche a Benedetto Sanna, ex Questore di Siracusa che da oggi è in pensione. È stato proprio lui a puntare nel suo anno e mezzo di incarico a potenziare gli incontri nelle scuole per parlare di spaccio, legalità, violenza sulle donne, bullismo e cyberbullismo.
Dai microfoni di SiracusaNews, Bandiera ha lanciato un appello a tutta la città: “non giratevi dall’altra parte quando i vostri cari, ma anche semplicemente i vicini di casa, hanno bisogno di aiuto ma non riescono a chiederlo esplicitamente. Siate, e siamo, ‘comunità’”. Che in sociologia è sinonimo di “solidarietà”.
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