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Basket A1/f: Priolo, Lino Villardita è il nuovo General Manager

LINO VILLARDITA GENERAL MANAGER
DELLA TROGYLOS ERG PRIOLO

Nuovo ingresso nel management della società di basket femminile Trogylos Erg Priolo, traino per il movimento della pallacanestro siciliana: Lino Villardita, imprenditore catanese, proveniente da svariate attività industriali, è stato nominato dal sodalizio priolese General Manager con incarichi relativi al settore commerciale, relazioni esterne e comunicazione.
Voluto fortemente dalla società, Lino Villardita si è già insediato all’interno dell’organigramma dirigenziale portando una ventata di rinnovamento nella società siracusana. Il neo general manager ha già avuto in passato esperienze manageriali nel mondo dello sport: nella stagione 2003/’04 ha ricoperto il ruolo di presidente degli Elephants Catania, società rappresentativa del football americano in Sicilia.
 

“Da un incontro fortuito di circa due mesi or sono – ha sottolineato orgogliosamente il nuovo general manager, Lino Villardita – è nata questa sinergia con il basket femminile. Mia figlia Marianna pratica da oltre 6 anni basket. La passione di mia figlia per questo sport mi ha trascinato una domenica ad assistere ad un incontro casalingo dell’Erg Priolo. Da quel momento è stato come un colpo di fulmine.”
“Ho riconosciuto in questo mondo il sano agonismo e veri valori dello sport – ha proseguito lo stesso Lino Villardita – che mi ha portato oggi a intraprendere una nuova avventura, mirata ad un marketing, con strategie specifiche, per lo sviluppo della stessa società Erg Priolo.
 

“Ciò che è il mio progetto di sviluppo – ha concluso il nuovo manager – è quello di ampliare e puntare sulle giovani promesse tramite la crescita costante del vivaio, creando una scuola ad hoc del basket femminile siciliano, possedendo già la stessa società una struttura polifunzionale adeguata alla formazione dei giovani talenti. In tal modo si punta a valorizzare le risorse del nostro territorio, da sempre serbatoio di campioni internazionali che vengono riconosciuti in altri territori, abbassando i costi di gestione dovuti soprattutto all’acquisto di atlete straniere.”
 


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