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Basket: La Prativerdi Supera il Foggia sul Filo di Rasoio

Partita al cardiopalma al pala Lo Bello dove la Prativerdi vince una partita che sembrava finita dopo due tempi e invece riserva sorprese fino all’ultimo minuto. Parte forte la squadra di casa che nel primo parziale scava il solco più significativo della gara, esibendo una buona difesa e trovando punti facili grazie all’ottima lena del siracusano Giuffrida il trascinatore che conclude, per la seconda giornata consecutiva, da top scorer con 25 punti (60% da due, 7 rimbalzi difensivi e ben 8 falli subiti).

Lo segue a distanza con 16 punti un appannato Corvino che sopperisce alla serata decisamente no dei tiri dalla lunga distanza (3 su 10), che sono solitamente la sua specialità , con 8 assist ma, complessivamente, soffre la pressante marcatura dei foggiani, rimedia un tecnico nel terzo quarto e, per la prima volta in campionato, esce per cinque falli nell’ultimo parziale. Il superplay lascia più volte il posto ad un sorprendente Ventura. Il baby play avolese che deve sopperire anche all’altra mancanza di regia in campo, l’infortunato Cornejo, se la cava più che egregiamente e in sei minuti di impiego recupera tre palloni importanti e agguanta un totale di tre rimbalzi.

Il suo impegno sarà determinante soprattutto nella fase conclusiva del match, quando un Foggia duro a morire riesce a riaprire i giochi portandosi anche a meno cinque. Un eccesso di fiducia e un prematuro senso di appagamento dei bianco verdi dopo il primo tempo, contrassegna il pericoloso riavvicinamento dei pugliesi che trovano nella buona vena combattiva di Chirico(22 punti ) e Padalino(13) due autentici fari nella notte. Tra i ragazzi di Marletta è buona anche la prova del panzer romano Lombardo (12 punti) che conferma l’ottima forma fisica e il momento felice, mentre capitan Agosta, un po’ in ombra, sembra ancora risentire dei postumi post influenzali.

Prezioso anche l’apporto del folletto Edo Nesti (12 punti e 3 palloni recuperati) che in fase conclusiva non sbaglia dalla lunetta e realizza nei momenti topici dell’incontro. In definitiva, la Prativerdi ribadisce con questa prova che la forza della squadra risiede nel gruppo che riesce a fare quadrato anche quando non tutte le sue stelle più rilucenti brillano.


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