L’ala serba determinante contro la zona delle venete, contestualmente a un’ottima prova di squadra.
“Secondo me oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) avremmo vinto contro chiunque, non solo contro Schio, perché abbiamo tenuto il campo benissimo, con molta lucidità in attacco e grandissima intensità in difesa. Abbiamo giocato un ottimo basket dimostrando di essere da playoff. Io non ho iniziato benissimo, collezionando 3 falli nei primissimi minuti di gioco, cosa che mi ha costretta a rimanere a lungo in panchina per non rischiare di incappare troppo presto nel 5° fallo. Ma con il mio allenatore abbiamo saputo gestire benissimo la situazione e il risultato ci ha premiati. E ora si facciano sotto le altre!”.
Le sue parole (in perfetto inglese), subito dopo l’incontro, rispecchiano in pieno la tempra del suo carattere. Tanja Cirov, assoluta protagonista della vittoria dell’Erg Acer Priolo contro il Famila Schio campione d’Italia, ha apposto una firma pesantissima sulla prima vittoria in campionato della formazione siciliana allenata da coach Santino Coppa. Per l’ala serba una prestazione maiuscola che riscatta le prime due uscite non brillantissime: 14 punti in 16 minuti di gioco (top scorer della partita insieme a Laura Macchi), con 2 “siluri” consecutivi dall’arco (3 su 6 in totale) che hanno piegato le gambe a Masciadri e compagnia proprio quando la formazione di Sandro Orlando stava per riaprire i giochi a metà dell’ultimo quarto.
“Noi abbiamo sofferto un po’ contro la loro zona – queste le parole dell’assistant coach biancoverde, Salvo Coppa, subito dopo la sirena di chiusura –, resa ancor più efficace dalla superiorità fisica delle nostre avversarie. Tanja Cirov marcava la Macchi, una delle migliori giocatrici al mondo, e questo compito le è costato una sequenza di 3 falli nell’arco di pochissimo tempo. Ma è stata determinate proprio nel momento in cui stavamo trovando grosse difficoltà ad attaccare la loro zona, con una grande percentuale nei tiri da fuori. Per il resto abbiamo giocato benissimo di squadra, difendendo alla grande e giocando molto bene sotto canestro. Determinante anche l’arrivo della Barnes, che ci ha permesso di far girare di più il quintetto e di scongiurare i cali di energia nel finale che avevamo accusato contro Venezia e Napoli”.
I primi 2 punti per la Trogylos sono quindi arrivati alla 3^ giornata di campionato, ieri, domenica 26 ottobre, davanti a una cornice di pubblico eccezionale che ha gremito il PalAcer di Priolo Gargallo per la gioia di coach Santino Coppa, il quale, adesso, potrà festeggiare al meglio i suoi 58 anni compiuti proprio il giorno della vigilia dell’incontro.
La formazione siciliana, al di là dell’importantissima vittoria, ha saputo dare anche l’impressione di un grandissimo carattere e un’impressionante compattezza di squadra: mai disattenta nei momenti cruciali e in vantaggio per tutta la partita. Il 64-59 (18-12, 33-27, 48-44, i parziali) con il quale le locali hanno steso le venete, passa anche dall’ottima prestazione di Florina Pascalau (altra doppia-doppia per la romena: 10 punti e 11 rimbalzi) sotto le plance e da una super Oriana Milazzo, capace di mettere sotto pressione Elisabetta Moro e ben 6 punti a referto (1/2 da due, 1/1 da tre e un libero aggiuntivo al 100% al tiro) durante il 2° quarto.
Tutta sostanza la partita di Susanna Bonfiglio. La capitana (5 punti in 7’ di gioco) è entrata negli ultimissimi minuti, quando Schio pressava a tutto campo e tentava l’assalto all’arma bianca per rimontare. La play biancoverde è riuscita a dar lucidità alla squadra, gestendo con grande freddezza i possessi finali, fino ai liberi conquistati a 60’’ dal termine che hanno messo la parola fine all’incontro.
“Finalmente ho potuto dare quel tipo di supporto alla squadra per cui lavoro da tempo – questa la sua dichiarazione a fine partita –. Dopo i primi minuti ho accusato un po’ di dolore al ginocchio, quindi con Santino abbiamo preferito non rischiare oltremodo. Negli ultimi 120’’ serviva una guardia che aiutasse Angela (Gianolla, n.d.r.) a portare palla, per cui sono entrata io. Un po’ di fortuna ci ha aiutate, ma questa vittoria ci dà tantissimo morale.
E’ vero che Schio sta giocando ogni 3 giorni e che probabilmente accusa un certo grado di stanchezza, ma non va dimenticato che può anche vantare un roster di assoluto prestigio, quindi batterla rappresenta una soddisfazione non da poco. Io? Il ginocchio adesso mi duole un po’, ma continuo a pensare positivo, confidando nel duro lavoro che sto portando avanti con i medici. Conto di poter andare a Ribera domenica prossima per ripetermi o, magari, migliorarmi”.
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