Il 2010 è appena iniziato, e i Grilli Aretusei, insieme al Centro Studi “Davide contro Golia”, non perdono tempo nel commentare il bilancio del 2009 stilato dal sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, con una dettagliata analisi, punto per punto, che di seguito riportiamo in contenuto integrale:
“Desideriamo far riferimento al bilancio dell’anno appena trascorso, consegnato dal sindaco di Siracusa, il signor Roberto Visentin, alle varie testate giornalistiche locali. Tali resoconti, pubblicati nella settimana passata, differiscono poco nei contenuti. È possibile per tanto dare a queste dichiarazioni seppur vaghe un’unica risposta.
Il signor Visentin facendo riferimento ai suoi rapporti con il Consiglio comunale afferma che «il confronto è stato condotto nel rispetto delle reciproche convinzioni e sensibilità». Peccato però che proprio le associazioni dei cittadini – tanto per fare un esempio a tutti noto – sono state testimoni di un tentativo di accelerare indebitamente l’iter di approvazione del villaggio turistico di Terrauzza. In tale occasione il signor Visentin tenne in stallo il Consiglio Comunale affermando – per ignoranza della legge o consapevolmente – che un Piano Regolatore Generale non poteva essere modificato a due anni dalla sua approvazione. Un gesto non molto corretto (per usare un eufemismo) e certamente sintomo non tanto di collaborazione quanto piuttosto di sudditanza.
Visentin continua dicendo che «questa città deve essere sempre all’altezza della sua importante storia e delle sue migliori tradizioni». È difficile capire a quale storia e a quali tradizioni Visentin voglia far riferimento con queste espressioni retoriche e grossolane. Tuttavia ci domandiamo come questa Amministrazione Comunale abbia perseguito nei fatti tale storia e tali tradizioni. Non certo attraverso l’attuazione di un Piano Regolatore Criminale. ‘Criminale’ poiché avvalla la distruzione delle più belle zone della città, il che è un ‘crimine’. L’Epipoli e il castello Eurialo sono stati consegnati definitivamente alla costruzione di cooperative edilizie.
Lungo le nostre coste sono previsti megavillaggi turistici che devastano il nostro paesaggio senza apportare nessun beneficio economico. Nuovi centri commerciali affonderanno del tutto i nostri negozianti che già da tempo hanno iniziato ad abbassare le loro saracinesche. A tale proposito è stato sconcertante notare come il Sindaco abbia abbandonato le posizioni dei tecnici del Comune quando questi hanno voluto difendere il territorio attraverso la legislazione e le regole vigenti nella vicenda del centro commerciali dell’Epipoli. Purtroppo qui a Siracusa c’è chi ha fatto sempre quello che voleva e ha trovato politici pronti all’obbedienza e al sussiego.
Sempre a proposito di edilizia il Procuratore Dott. Ugo Rossi ha avviato una forte campagna di contrasto alla piaga dell’abusivismo edilizio. A sud della nostra provincia tante abitazioni abusive, in luoghi di valore paesaggistico, sono state abbattute. Nel comune di Siracusa non è accaduto niente di tutto questo. Ed è noto che da viale Santa Panagia siano giunte note di biasimo riguardo alla scarsa collaborazione di alcuni comuni.
Caro Sindaco, se lei ci tiene tanto alla storia della nostra città e alle sue bellezze perché non destinare fondi per l’abbattimento delle case abusive? Se Verre depredò la nostra città di opere d’arte, l’attuale Amministrazione comunale, serva obbediente e schiava della precedente, sta privando Siracusa del suo paesaggio archeologico e naturale. Cerchiamo dunque di essere seri!
La storia di questa città bisogna prima conoscerla bene. Solo così si potrà amarla e rispettarla. Per cortesia, signor Visentin, ci rifletta un po’ su.
Altro che anno bellissimo. Il sindaco liquida con delle assurde battute le classifiche compilate dal Sole 24 Ore e da Legambiente. Afferma di non credere a tali parametri. Probabilmente egli ne sa più degli esperti del Sole 24 Ore. E noi che credevamo di essere in fondo a tutte le classifiche! E’ difficile dire quali dati abbia in mano il sindaco per capovolgere i risultati di tali studi. Parla di Siracusa come di «bellissima» e di «una gran voglia di cambiare». Sembrano quasi gli ammaestramenti bonari di Nonna Papera. Inoltre: perché ‘cambiare’ se la città è ‘bellissima’?
Tra i dati più preoccupanti vi è certamente quello delle polveri sottili che superano i livelli di guardi 321 volte l’anno. Il professor Sciacca, in consiglio comunale aperto, affermò che l’aumento dei PM10 è dovuto alle polveri del Sahara e allo sgretolamento dei cornicioni. Non abbiamo ancora capito se lei caro Sindaco creda a questo ‘studio’ o piuttosto creda che le emissioni delle industrie giochino un fattore rilevante nelle gravi malattie di cui noi siracusani moriamo. A Siracusa si crepa tutti di tumore e più che in altre città a sud della provincia. Chissà perché!
Visentin afferma poi che le difficoltà sono principalmente di ordine finanziario. In effetti quest’ultimo dato è veritiero. Non sembra tuttavia che l’attuale Amministrazione Comunale si impegni nei principi di efficacia, efficienza ed economicità su cui dovrebbe muoversi un Pubblica Amministrazione. Più che mettersi a lavoro per tutto ciò che Siracusa ha bisogno, trasporti terrestri, marittimi, sanità, turismo, politiche sociali etc., i nostri governanti locali passano il tempo a litigare per incarichi e poltrone di sottogoverno.
E’ inutile addurre argomenti contrari alla vanteria della «realizzazione della condotta che consentirà di eliminare lo scarico fognario della Targia». Tale impegno è scaturito solo dopo una lunga battaglia e una denuncia in Procura da parte di Natura Sicula. Alla faccia del G8 caro Sindaco!
Alle parole bonarie da Nonna Papera, a questi bilanci forniti dai politici locali, vogliamo in sintesi contrapporre dati che parlano da soli.
• La sanità scricchiola: un decreto regionale taglia 105 posti letto dagli ospedali della provincia di Siracusa. Leucemie e cancro invece aumentano …
• 39 scuole comunali su 42 sono prive del certificato di agibilità. Si rischia da un momento all’altro una tragedia.
• La facoltà di Beni Culturali ha chiuso e qui si inventano la storia del quarto polo universitario. Ma se non sanno tenersi neanche un corso di laurea figuriamoci un intero polo universitario.
• Siracusa presto non sarà più stazione di testa. Per molte destinazioni si partirà da Catania.
• Il Comune tiene un bilancio deficitario, sebbene Siracusa non possa vantare servizi di prim’ordine.
• Il mare è sottratto ai cittadini: se andate al porto Lachio o volete vedervi Ortigia dal Minareto, vi cacciano a pedate.
• Il Teatro Comunale, fonte di vita culturale di ogni città, rimane chiuso.
In conclusione non vogliamo dare la colpa di tutto quello che accade a Siracusa alla reggenza di Roberto Visentin. Non crediamo che gli sarà mai permesso, dai suoi amici di partito, di inaugurare il Teatro Comunale e di prendersene il merito in quanto lui è il Cavaliere Servante in una scacchiera dove il Re e la Regina sono ben altri.
La Siracusa-bene è ingrata. I maiores del partito non lo riconoscono come un loro pari. Al termine del suo mandato Visentin tornerà ad essere un funzionario sconosciuto ai più.
Certamente la colpa del degrado non è solo dei politici, ma di tantissimi siracusani. «I bugiardi e gli spergiuri sono sciocchi, perché ci sono abbastanza bugiardi e spergiuri da battere gli uomini onesti e da impiccarli» (William Shakespeare – MacBeth IV. II). Questo purtroppo è accaduto a Siracusa. Il sistema democratico suppone una civiltà evoluta culturalmente, ma a Siracusa ha vinto invece la feccia. Gente che domanda alla politica i propri tornaconti immediati.
Inoltre, in Consiglio comunale non esiste un partito di opposizione reale. A parte il serio impegno di singoli consiglieri comunali, il Partito democratico è spaccato e inconcludente.
Possiamo dunque concludere che rimarrà a noi tutti una Siracusa peggiore di prima dove i ricchi e i palazzinari sono diventati ancora più ricchi e dove la gente normale si è impoverita non solo a motivo di un reddito più basso ma anche perché abta in una città senza una vita culturale, senza negozi nei quartieri – divenuti dormitori – , senza spazi di mare e di verde dove fare sport e realizzare socialità; una città dove tutti si crepa di tumore senza avere i soldi per viaggi al San Raffaele e senza conoscere le cause dei fattori inquinanti che causano tali rilevanti patologie.
E dove, una volta morti (e a meno che non abbiate i soldi e non apparteniate alla SiracusaCheConta), vi mettono in loculi in vetroresina – disposte dal Comune – come la mondezza nei cassonetti”.
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