Ultime news

Bonomo E Asl Su Hospice: Tempi Ancora Lunghi, Esternalizzare La Gestione?

“Nessuno pensi che sulla questione della mancata attivazione dell’Hospice per malati terminali all’ospedale “Rizza”, dopo le proteste e la mobilitazione delle scorse settimane, possa adesso calare di nuovo il silenzio. La questione era e rimane centrale nell’agenda di una città che sul fronte della sanità mostra ancora troppe zone d’ombra”.
Con queste parole l’on. Mario Bonomo, deputato regionale del Partito Democratico, torna a rimettere in primo piano la questione dell’hospice e più in generale i temi della sanità.

L’occasione per il nuovo intervento è stata data da un incontro che lo stesso parlamentare regionale ha avuto con il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale 8 Ignazio Tozzo, che sulla specifica vicenda ha anche inviato una dettagliata informativa all’assessore regionale alla sanità Massimo Russo del quale l’on. Bonomo ha sollecitato una visita ispettiva in provincia.

Il dato che è subito emerso con chiarezza dall’incontro tra Bonomo e Tozzo è che purtroppo i tempi per sbloccare questa insostenibile situazione di stallo non appaiono brevi.
“Atteso che ci si deve scontrare con una situazione di cassa di sofferenza acuta ed ormai cronicizzata – ha dichiarato Bonomo -, figlia ovviamente anche questa della dissennata azione dei governi di centrodestra che hanno generosamente allargato negli anni passati i cordoni della borsa senza però badare a dare servizi adeguati né riuscendo a creare i giusti presupposti per uno sviluppo del settore rispondente alle esigenze del territorio – si deve pur individuare una strada da seguire”.

Se, infatti, c’è una cosa da scongiurare è di tenere ancora una struttura simile chiusa, condannarla al degrado prima ancora che sia attivata, contribuire cioè ad appesantire il bilancio di una sanità regionale provata da sprechi e incompiute. La soluzione ipotizzata di una co-gestione tra azienda ospedaliera “Umberto I” ed Azienda sanitaria locale 8, con buona pace di chi aveva annunciato con toni trionfalistici di aver trovato la strada giusta, alla prima verifica pratica si è subito dimostrata inadeguata. “Se, infatti, dal punto di vista economico – la gestione annuale dell’hospice è stato calcolato che avrebbe un costo di circa un milione e 350 mila euro l’anno – la proposta appare meritevole di approfondimento – ha continuato Bonomo -, non lo è assolutamente dal punto di vista della gestione operativa. Si profilano, infatti, rischi quanto mai concreti di accavallamento di ruoli, incarichi e competenze che in una materia così delicata qual è la salute dei cittadini non possono essere corsi”.

Da qui l’idea, valutata nell’incontro sia da Bonomo che da Tozzo, di esternalizzare il servizio coinvolgendo in questa operazione anche il mondo del volontariato sanitario. “Per la copertura dei costi di gestione si potrebbe pensare, oltre al diretto impegno di Azienda ospedaliera “Umberto I” ed Azienda sanitaria locale, anche all’intervento della stessa Regione proprio nell’ottica di quel piano di rimodulazione della spesa sanitaria che non può voler dire solo “tagliare” ma anche diversificare le aree di intervento economico. Il costo attuale di un paziente in fase terminale ospedalizzato è di gran lunga maggiore di quello che la sanità pubblica pagherebbe in una struttura tipo hospice – ha concluso l’on. Mario Bonomo –: queste maggiori economie potrebbero essere dunque impiegate per alimentare la gestione di un servizio che era e rimane anche un atto di profondo rispetto per chi ha diritto a vedere garantita la propria dignità di essere umano anche nel tratto conclusivo della sua vita terrena”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni