“Un altro, l’ennesimo!, taglio indiscriminato ed ingiustificato alla sanità siciliana che penalizza gravemente anche il mondo del volontariato. L’ultimo di questi interventi, in ordine strettamente cronologico, è quello rappresentato dallo storno di 480 mila euro, vale a dire un terzo della dotazione complessiva, del capitolo di bilancio della Regione destinato ai contributi per le organizzazioni che sul territorio si occupano della donazione del sangue”.
La denuncia viene dall’on. Mario Bonomo, deputato regionale del Partito Democratico, che sulla questione ha presentato oggi un’interpellanza urgente al Governo regionale ed all’assessore regionale alla sanità Russo.
“Un simile prelievo di fondi è un atto di assoluta ingiustizia sociale,– ha aggiunto l’on. Bonomo -. Viene, infatti, effettuato su un capitolo che spesso rappresenta l’unica ancora di salvezza per associazioni meritorie che sul territorio concorrono all’approvvigionamento di scorte di sangue, purtroppo mai sufficienti. Un’attività di volontariato di vitale importanza considerato che, da sole, le strutture sanitarie pubbliche non riescono a garantire in maniera minimamente sufficiente un adeguato numero di sacche di sangue. Mi sembra che questa sorta di furia cieca nel tagliare dovunque abbia portato l’assessore alla sanità a dare corpo ad una sorta di “teorema” quanto mai discutibile, nelle premesse e nelle conclusioni: “Risparmio a tutti i costi. Costi quel che costi. Anche la salute dei cittadini”.
Appare forte ed intransigente il tono con cui Bonomo si esprime circa la decisione dell’assessore Russo, poiché non ritiene corretto intaccare un settore che nella società opera per il bene di chi ha bisogno.
“L’ho detto e lo ribadisco anche oggi davanti a questa incredibile scelta che, se non verrà per tempo opportunamente rivisitata, rischia di cancellare il contributo per almeno 70 associazioni in Sicilia con evidenti ripercussioni sulla stessa funzionalità di queste strutture che sono da considerare alla stregua di autentici presidi sanitari sul territorio – ha concluso l’on. Mario Bonomo –: la razionalizzazione di un conto, quello della sanità pubblica, da troppo tempo fuori controllo, non può oggi essere fatto pagare solo ai cittadini e, in special modo, ai ceti più disagiati”.
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