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Calcio: Enzo Grasso, Pari E Polemiche Con Il Sant’Emidio

SANT’EMIDIO: Granata, La Rosa, Leonardi M. (55’ Leonardi A.), Pennisi, Samuele, Aleo, Drago, Scalia, Ricca (70’ Manna), D’Agata, Privitera. Allenatore Seminara.
ENZO GRASSO: Cavalieri, Greco, Daniele, Moncada, Tarascio, Aceto (76’ Parrinello), Pincio, Barone (84’ Nassetta), Reale, Morreale, Giucastro. Allenatore Petrolito.
ARBITRO: Visalli di Messina
RETI: 20’ Reale, 65’ D’Agata (rig.)

Un rigore inesistente, due espulsioni esagerate ed una direzione di gara quasi a senso unico nella ripresa. Ce n’è abbastanza per far esplodere la legittima rabbia dell’Enzo Grasso, ancora una volta penalizzata da un ostico arbitraggio. Il presidente aretuseo, Dottor Antonello Liuzzo, non ci sta e a fine gara consegna al signor Visalli di Messina una lettera di protesta indirizzata agli organi federali regionali. Un documento formale che il fischietto peloritano allegherà al referto che finirà nella stanza del giudice sportivo. “Quattro rigori contro di noi – dichiara il massimo dirigente aretuseo – in quattro delle ultime cinque trasferte e tutti decisivi. E’ troppo, non possiamo continuare a subire così… Qui c’è qualcosa che non funziona, che non torna. Siamo stati penalizzati da decisioni assurde perché, per esempio, oltre ai rigori abbiamo subito espulsioni assurde. Mi riferisco a quella di Tarascio di due settimane fa e a quelle di Morreale e Nassetta di ieri contro il Sant’Emidio. Non possiamo continuare a subire soprusi del genere senza far nulla”.

Ad Acireale dominio Enzo Grasso soprattutto nel primo tempo. Tante le occasioni costruite e puntualmente sprecate dagli ospiti, che hanno trovato la via della rete in una sola occasione. Al 20’, infatti, Reale ha deviato in mezza rovesciata alle spalle di Granata un cross di Giucastro. Una rete di rara bellezza, che ha raccolto anche gli applausi del pubblico presente. L’Enzo Grasso ha continuato a martellare alla ricerca del raddoppio. Buone le trame offensive dei siracusani che, però, sotto porta, si sono fatti tradire dalla precipitazione non riuscendo a chiudere la partita. Si è fatta sentire, sotto questo punto di vista, l’assenza di uno stoccatore come Pablito Latina, indisponibile perché squalificato. Con una sola punta di ruolo, Giucastro, la squadra di Petrolito ha giocato costantemente nella metà campo avversario senza però riuscire a realizzare il gol della tranquillità. E, così, nella ripresa, è arrivato il pareggio di D’Agata realizzato su calcio di rigore concesso per un intervento di coscia di Barone.

La palla è poi scivolata sul braccio del centrocampista aretuseo ma in maniera del tutto fortuita. L’arbitro ha indicato il dischetto tra lo sconcerto di giocatori e panchina ospite. Subito dopo cartellino rosso per Morreale che, subendo fallo, è caduto colpendo involontariamente un avversario. L’arbitro ha interpretato a modo suo estraendogli il secondo giallo. Nonostante tutto, l’Enzo Grasso ha continuato ad attaccare senza fortuna. In zona cesarini espulso anche Nassetta (insieme ad un giocatore avversario) ed in pieno recupero il direttore di gara ha sorvolato su un plateale fallo in area commesso ai danni di Reale. Alla fine un solo punto e tanta rabbia per una Enzo Grasso tartassata da incredibili decisioni arbitrali quando gioca lontano da casa.

Ancora un pari esterno che sta stretto all’Enzo Grasso. Sul campo degli acesi del Sant’Emidio ennesimo 1-1 per una squadra che, in trasferta, incontra sempre qualche difficoltà in più rispetto a quando gioca tra le mura amiche. Sul risultato finale pesano però le decisioni del signor Visalli di Messina che, dopo aver concesso il rigore (molto dubbio, per usare un eufemismo) che ha consentito ai locali di pareggiare, ha espulso frettolosamente Morreale per doppia ammonizione per poi mandare anzitempo negli spogliatoi, a tempo scaduto, anche Nassetta per reciproche scorrettezze con Manna (anch’egli allontanato dal campo).

“Continuiamo ad essere penalizzati da arbitraggi scandalosi – ha detto il presidente siracusano, Antonello Liuzzo -. Non è possibile che nei primi tempi gli arbitri non sbaglino nulla e nei secondi dirigano a senso unico. Il rigore, anche stavolta, è stata una invenzione poichè l’intervento di Barone è stato di coscia e poi, forse, il pallone è carambolato sul braccio ma non c’era alcuna volontarietà da parte del giocatore. Morreale è stato espulso per essere andato a sbattere contro l’avversario che gli aveva fatto fallo. Da lì il secondo giallo ed il conseguente rosso. Ho scritto una lettera di protesta nei confronti della Lega – termina Liuzzo – che ho consegnato all’arbitro, invitandolo ad allegarla al referto. Qui c’è qualcosa che non funziona…”.

 


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