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Calcio, il Siracusa perde di misura in casa: l’ex Grasso affonda gli azzurri

Sul finale di gara gli azzurri recriminano per un rigore non dato per un presunto fallo di mani nell'area ospite

Il Città di Siracusa perde e recrimina. Ancora una volta. Il Ragusa sfrutta l’unica amnesia difensiva della ripresa dei padroni di casa e riesce a portare a casa i tre punti. Ancora una volta, però, a pesare sul risultato finale è un rigore chiesto ma non concesso ai padroni di casa per un presunto mani in area di Maimone.

Mascara ritrova Puzzo e Schisciano dopo la squalifica e conferma il tridente di Santa Croce, con Catania attaccante centrale e Montagno e Marcello Mascara ai suoi fianchi. Pronti via e quest’ultimo sfiora il gol, non arrivando all’impatto di testa con la sfera su cross da sinistra di Cannone. Poco dopo è Grasso ad andare vicino al bersaglio ma Saitta (preferito ancora a Scordino) si oppone in tuffo al suo diagonale. Al 18’ l’ex attaccante del Siracusa si guadagna una punizione dopo una lunga e solitaria cavalcata di almeno una cinquantina di metri. La sua battuta dal limite è potente ma termina di poco a lato.

Il Ragusa attacca e Maimone, ancora su calcio piazzato, sfiora il palo. Un minuto dopo angolo di Floro Valenca e testa di Belluso fuori di un nulla. La squadra iblea fa la partita ma al 44’ rimane in 10 per l’espulsione di Sangarè per doppia ammonizione (il secondo giallo per un brutto intervento su Guerci). L’ultima emozione della prima frazione di gioco è un destro di Montagno dal limite largo di qualche metro.

Nella ripresa gli azzurri partono bene e sfiorano la rete con Montagno (bravo Busà a opporsi in uscita bassa). Al 18’ angolo di Rossitto e tiro di Midolo di poco sul fondo. Gli azzurri giocano bene e Schisciano, ancora sugli sviluppi di un corner, calcia a botta sicuro ma Messina respinge di testa sulla linea. La partita cambia nuovamente al 21’ quando l’arbitro espelle Guerci (che lascia il campo in barella per i postumi del contrasto con l’avversario) per doppia ammonizione. Il Ragusa sfrutta l’unica amnesia difensiva degli avversari e con Grasso, al 29’, passa in vantaggio. L’ex attaccante del Siracusa si presenta solo davanti a Saitta e lo batte con freddezza e lucidità. Nel finale l’arbitro sorvola su un presunto fallo di mani in area iblea scatenando le proteste degli azzurri. Finisce 1-0 per il Ragusa ma il Città di Siracusa non avrebbe meritato la sconfitta.

 


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