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Cani custoditi in pessime condizioni, una tartaruga appartenente a una protetta e allaccio abusivo alla rete elettrica: due denunciati

Nei terreni di pertinenza sono stati rinvenuti rottami di ciclomotori di verosimile provenienza illecita e sui quali sono in corso accertamenti. I cani sono stati sottoposti a sequestro e presi in custodia dagli enti competenti

I Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide, con l’ausilio dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, del Nucleo Cites di Catania, di personale A.S.P., tecnici del comune e dell’“Enel”, hanno effettuato una serie di controlli in centro storico, quartiere Lenza, denunciando un 21enne e un 19enne, entrambi con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio.

I due sono stati denunciati per furto di energia elettrica mediante allaccio diretto alla rete pubblica, maltrattamento di animali e detenzione illecita di specie protetta.

L’attività, pianificata al fine di contrastare la situazione di degrado dell’area, ha consentito di verificare che i due giovani, che tra l’altro risultavano occupare abusivamente alcuni immobili, tenevano 7 cani molossoidi in pessime condizioni igienico sanitarie e in evidente stato di abbandono, in box fatiscenti e con carcasse di altri animali. Trovata anche una tartaruga appartenente a una specie protetta.

Nei terreni di pertinenza sono stati rinvenuti rottami di ciclomotori di verosimile provenienza illecita e sui quali sono in corso accertamenti. I cani sono stati sottoposti a sequestro e presi in custodia dagli enti competenti. La tartaruga è stata trasferita in una struttura gestita dai Carabinieri Forestali di Catania e sarà presto reimmessa in natura.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.


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