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Cantina Marilina colpita da un incendio: “Ricominceremo, più forti di prima”

Il rogo è partito da un terreno incolto confinante

Nei giorni scorsi un incendio divampato di notte ha colpito una porzione dell’azienda agricola biologica Cantina Marilina, a Santa Margherita di Noto. La titolare, Marilina Paternò, ha raccontato l’accaduto in un’intervista carica di emozione e determinazione: “Siamo stati sorpresi nel cuore della notte, quando era già tardi per intervenire. Solo al mattino ci siamo resi conto della gravità”.

Il rogo è partito da un terreno incolto confinante, probabilmente abbandonato, e si è diffuso silenziosamente per gran parte della notte. A rendere difficile la tempestiva individuazione dell’incendio è stata la presenza costante, nei giorni precedenti, dell’odore di bruciato nell’aria, complice l’ondata di incendi che ogni estate colpisce la Sicilia.


La famiglia Paternò si è accorta del danno solo al mattino seguente, trovando i campi anneriti. Ora è in corso una verifica sulla proprietà del terreno da cui è partito l’incendio, per cercare di fare luce su eventuali responsabilità. “La maggior parte degli incendi in Sicilia nasce da negligenza umana e mancanza di servizi adeguati”, ha denunciato Marilina.

Cantina Marilina è un’azienda certificata biologica dal 2001. Una delle pratiche adottate è l’inerbimento, che preserva la salute del suolo ma può facilitare la propagazione del fuoco. “Il biologico è la nostra scelta di vita, ma in situazioni come questa espone a rischi aggiuntivi”, ha spiegato Paternò, ribadendo però che l’azienda non cambierà filosofia.

L’incendio arriva in un momento già complicato: la peronospora ha duramente colpito i vigneti della zona, annientando l’intera produzione di Nero d’Avola. “Quest’anno molte aziende non raccoglieranno nemmeno un grappolo. Noi ci eravamo salvati in parte, ma l’incendio ha distrutto un altro pezzo di speranza”. La produzione sarà ridotta al minimo, ma si cercherà di salvare il possibile.

Il post pubblicato sui canali social dell’azienda ha colpito per la sua intensità emotiva: “Come una figlia la coccoli, la sostieni, aspetti che cresca sana e forte e poi in un attimo svanisce tutto”. Parole che raccontano la perdita non solo materiale, ma affettiva, legata al tempo e alla cura dedicati alla terra.
Nonostante tutto, Marilina non si abbatte. Fondamentale, dice, è stato il sostegno dei collaboratori: “Uno di loro mi ha detto ‘La faremo diventare più bella di prima’. Parlano poco italiano, ma quelle parole mi hanno ridato il sorriso”. A questo si aggiunge l’affetto di amici, colleghi e clienti che in questi giorni hanno fatto sentire la loro vicinanza.

Marilina conclude l’intervista con una promessa: “Ricostruiremo e vi racconteremo tutto passo dopo passo, attraverso i nostri social”. Una dichiarazione di speranza e di continuità che trasforma la perdita in un atto di resilienza collettiva, nel segno dell’amore per la terra e per il vino.


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