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Carlentini, riscossione coattiva dei tributi. Il sindaco: “azione prevista ed imposta dalla legge”

Sono circa mille gli utenti morosi ai quali di recente sono stati bloccati i conti correnti e pertanto invitati a recarsi negli uffici comunali per stabilire un piano di rateizzazione

Sono oltre mille gli utenti morosi individuati di recente dalla società Sogert (alla quale il Comune di Carlentini ha affidato l’incarico di recuperare  i crediti) ai cui è stato bloccato il conto corrente con lo scopo di mettersi in regola non prima di essersi recati recarsi negli uffici comunali per stabilire un piano di rateizzazione. Ed è subito polemica. Specie sui Social da parte dei  classici leoni  da tastiera. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Giuseppe Stefio che ha voluto chiarire alcuni aspetti della questione perché più volte offeso e accusato di essere responsabile di aver vessato i cittadini (morosi da oltre 10 anni). Morosità questa, per la quale gli utenti, nel corso degli anni,  sono stati “invitati” attraverso svariate notifiche ufficiali di mettersi in regola con i pagamenti.

Un chiarimento doveroso – dichiara Stefio –quanto necessario sulla questione “riscossione tributi” che, da giorni, caratterizza il dibattito pubblico nelle piazze reali e virtuali e che vede “certi personaggi” ergersi a paladini dei più deboli, spesso fomentando sentimenti tutt’altro che benevoli verso l’amministrazione e la mia persona. Si tratta di un’azione di recupero di tributi evasi del 2015, ossia  la tassa sul servizio idrico e quella  sul servizio di raccolta dei rifiuti (Tari).  È un’azione prevista ed imposta dalla legge: le tasse sui servizi locali sono a carico di tutti i cittadini ed il recupero delle somme evase è imposto dalla Corte dei Conti. Dalla legge, non dal sindaco. Le somme versate e recuperate vanno impiegate esclusivamente per finanziare i relativi servizi. Non possono essere spese in altro modo. Lo stabilisce la legge. L’unica cosa che l’amministrazione può fare è quella di rendere quanto più indolore il carico economico verso i cittadini morosi. Ed è ciò che si sta facendo. Abbiamo invitato, e continuiamo ad invitare, i cittadini indietro con i pagamenti a recarsi presso lo sportello comunale per rateizzare le somme dovute secondo le proprie disponibilità. L’azione di accertamento ha consentito, sino ad ora, di far emergere una notevole elusione: circa mille utenze completamente sconosciute che hanno fruito, e continuano a fruire, dei servizi sulle spalle di chi, con tanti sacrifici, paga regolarmente. Sappiamo quanto può essere difficile per famiglie in difficoltà e pensionati far fronte alle tasse, che spesso impongono seri sacrifici, ma non è nemmeno possibile tollerare che l’onere dei servizi gravi sulle spalle dei soliti che, con altrettanti sacrifici, pagano e nonostante questo si vedano erogati servizi non all’altezza delle proprie aspettative.Tanto meno si può tollerare che qualche personaggio fomenti odio e dispensi falsità godendo magari di servizi che non paga da 10 anni, ma garantiti dai  cittadini che pagano”.


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