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Caso Lukoil, tutti soddisfatti del Decreto legge. Cannata: “dalle parole ai fatti”. Schifani: “pronti a fare la nostra parte” |Il decreto legge

Per il parlamentare nazionale del M5S Filippo Scerra "Roma ha finalmente battuto un colpo riconoscendo agli impianti Isab – Lukoil e a tutta l’area industriale di Siracusa la centralità e la strategicità che meritano"

“Dove non è riuscito il Governo precedente è riuscito quello Meloni, a trazione Fratelli d’Italia. Fin dal mio insediamento ho considerato questa una priorità, ho incontrato il ministro delle Imprese Adolfo Urso e posto immediatamente alla sua attenzione la questione Isab su cui siamo riusciti a dare, grazie a un attento e preciso lavoro, risposte in tempi record”. Il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, si mostra soddisfatto dopo l’approvazione del Decreto legge in Consiglio dei ministri che di fatto impedisce la chiusura degli stabilimenti Lukoil a Priolo attraverso misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici.

Il Governo era già intervenuto appurando la disponibilità di Sace e attraverso la comfort letter, prima di convocare un tavolo tecnico per discutere la questione e arrivare, oggi, a una soluzione sì tampone ma che risulta indispensabile per tutelare migliaia di posti di lavoro in zona industriale. “Abbiamo dimostrato di essere operativi e fattivi – le parole di Cannata – tutelando l’occupazione e la produzione. Abbiamo confermato di voler puntare sul rilancio del Polo anche in chiave prospettica con investimenti sul sito”.

In sintesi vengono definite le procedure di amministrazione temporanea anche nel caso in cui sia il governo a procedere d’ufficio, con il commissario ministeriale che può avvalersi anche di società a controllo pubblico operante nel medesimo settore e senza pregiudizio della disciplina in tema di concorrenza. L’amministrazione temporanea è disposta per un periodo di 12 mesi, prorogabile una solo volta fino a ulteriori 12 mesi. Infine si determinano le procedure con le quali vengono attivate misure di sostegno della capitalizzazione dell’impresa idonee a consentire un rafforzamento patrimoniale ai fini dell’accesso agli interventi erogati dal patrimonio destinato (Cassa depositi e prestiti) e al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione della attività di impresa (Invitalia).

“Lo avevo detto in campagna elettorale – conclude Cannata -: è necessario un cambio di passo per l’immediato futuro e la risoluzione immediata della vicenda Lukoil. Così è stato, è finito il tempo delle parole ed è cominciato quello dei fatti”.

Soddisfatto anche il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a seguito del provvedimento adottato ieri sera in Consiglio dei ministri: “al Governo nazionale e al ministro Adolfo Urso, in particolare, desidero esprimere il mio apprezzamento e plauso per la pronta soluzione adottata con il decreto che di fatto salva la Lukoil. Desidero dare atto al ministro Urso e alla compagine governativa di aver profuso ogni sforzo e di avere mantenuto gli impegni nella direzione della salvaguardia dell’importante polo industriale e soprattutto dei posti di lavoro. La Regione Siciliana farà la propria parte accanto al governo nel mettere in atto tutte quelle misure e iniziative volte ad agevolare e garantire la sopravvivenza dell’impianto e i livelli occupazionali a rischio”.

Decisamente più tiepida la posizione del parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra. “Finalmente Roma ha battuto un colpo riconoscendo agli impianti Isab – Lukoil e a tutta l’area industriale di Siracusa la centralità e la strategicità che meritano. Già con il governo Draghi – ricorda il parlamentare – avevamo chiesto di valutare una serie di interventi per scongiurare la situazione che si è venuta a creare, operando in maniera simile a quanto avvenne nel 2011 in occasione della crisi libica con Tamoil Italia.”

Un pressing costante da parte del M5S che a fine aprile aveva rivolto un primo appello al Presidente del Consiglio Draghi per mettere in luce le problematiche del triangolo industriale siracusano, mentre a giugno avevano richiesto un incontro al Presidente Draghi e ai Ministri del Mise e del Sud, Giorgetti e Carfagna, sempre per trovare soluzioni volte non solo a tutelare quest’area industriale, ma anche per rilanciare l’economia di questo territorio

Un’azione politica culminata un paio di giorni fa con un’interpellanza al Governo proprio da parte di Scerra con cui si chiede al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, se “stia valutando di intraprendere nel breve periodo non solo una politica industriale tesa a trovare soluzioni per la crisi contingente, ma anche di promuovere una politica di investimenti per la riqualificazione, rigenerazione e riconversione del polo industriale di Siracusa nella direzione di una transizione sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico e che preveda oltre a finanziamenti pubblici adeguati, anche uno snellimento delle procedure burocratiche autorizzative.”

“Un intervento tempestivo e deciso che tutela l’interesse nazionale e mette in sicurezza un asset strategico per l’economia siciliana e nazionale” così Nino Minardo, presidente della Commissione difesa della Camera ha commentato il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che prevede un commissario, l’esercizio del golden power e fondi per salvare l’Isab-Lukoil di Priolo.

“Il decreto legge approvato dal Cdm – spiega Minardo – oltre a salvare Isab-Lukoil mette in sostanziale sicurezza l’intero petrolchimico di Priolo ed evita un disastro occupazionale senza precedenti. Adesso però è importante non abbassare l’attenzione sul petrolchimico, la messa in sicurezza deve essere la premessa necessaria ad una nuova strategia di rilancio e sviluppo”.

Esprime soddisfazione anche l’opposizione, con il senatore del Pd Antonio Nicita: “due erano le nostre proposte: qualificare l’impianto come infrastruttura critica nazionale e, quindi, di istituire un trusteeship pubblico, nella forma di amministrazione fiduciaria temporanea per garantire la continuità dell’operatività dell’impianto e l’occupazione nell’intero indotto. IL DL approvato dal Governo, che valuteremo nel dettaglio in sede di conversione, ripercorre la proposta che abbiamo avanzato in un emendamento depositato presso la Commissione Bilancio del Senato al DL Aiuti Quater, annunciandolo al Ministro Urso, in cui si ripercorre il modello dell’art.17 della legge tedesca che ha posto in amministrazione fiduciaria Rosneft. Con la gestione fiduciaria possono essere firmati contratti di approvvigionamento di petrolio non russo, validare gli stessi con il sistema sanzionatorio statunitense, far ripartire le linee di credito, permettere cambi proprietari, applicando la normativa sul Golden Power per garanzie occupazionali e di investimento”.

“Siamo soddisfatti per il salvataggio di Lukoil, deliberato ieri con decreto dal Consiglio dei Ministri. È un importante risultato non solo per lo stabilimento di Priolo ma per tutto il territorio, la cui economia è strettamente connessa alla produttività dell’impianto petrolchimico”: A dirlo sono Stefano Trimboli e Alessandro Tripoli, rispettivamente segretario generale Femca Cisl Sicilia e segretario generale Femca Cisl Ragusa Siracusa. Il provvedimento varato ieri scongiura la chiusura della raffineria Isab di Priolo, controllata indirettamente dal colosso russo Lukoil. “Sono state accolte le nostre proposte avanzata da tempo e ribadite nella manifestazione Cgil e Cisl dello scorso 18 novembre a Siracusa e nella contemporanea riunione al ministero delle Imprese e del Made in Italy” affermano Trimboli e Tripoli che sollecitano l’avvio di un confronto sul settore in Sicilia. “Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani da un lato e l’esecutivo nazionale – dichiarano Trimboli e Tripoli – aprano un percorso di dialogo e collaborazione con le parti sociali per il futuro dell’industria in Sicilia”.

Anche il primo dei non eletti all’Ars per Fratelli d’Italia, Carlo Auteri (in attesa delle annunciate dimissioni di Cannata), interviene così dopo l’approvazione del Decreto legge in Consiglio dei ministri che di fatto impedisce la chiusura degli stabilimenti Lukoil a Priolo attraverso misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici: “benissimo il decreto legge in Consiglio dei ministri, è un primo passo verso un polo industriale al passo con i tempi, moderno, con nuove tecnologie e in grado di assicurare il futuro a 10 mila famiglie. L’ho detto in campagna elettorale, mentre sollecitavo il Governo Draghi a risolvere la crisi accentuata dall’embargo russo, ma allora nulla è stato fatto mentre in poche settimane si è palesato l’interesse del Governo nazionale e di quello regionale sulla vicenda Lukoil”. L’articolo 1 infatti interviene nel settore degli idrocarburi in considerazione del carattere emergenziale assunto dalla crisi energetica, ove vengano in rilievo imminenti rischi di continuità produttiva idonei a recare pregiudizi all’interesse nazionale. “La questione riguardante il Polo Industriale di Siracusa è al centro dell’agenda di Governo nazionale e regionale – specifica Auteri – e tiene conto delle esigenze reali del territorio e dei suoi cittadini, a cui servono risposte certe e immediate. Il comparto va gestito in maniera oculata e se col Governo precedente non riuscivamo a scorgere una prospettiva sul breve periodo, qui possiamo guardare con fiducia a lungo termine e ringrazio anche il presidente della Regione Renato Schifani per il suo immediato interesse nel mettere in atto tutte quelle misure e iniziative, come ha detto lo stesso governatore, volte ad agevolare e garantire la sopravvivenza dell’impianto e i livelli occupazionali a rischio”.

Anche Ugl soddisfatta per il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che mira a salvare dalla chiusura l’Isab Lukoil a causa dell’embargo sul petrolio russo: “L’impegno del ministro per le Imprese ed il Made in Italy Adolfo Urso e di tutto il governo Meloni di trovare una soluzione prima del 5 dicembre è stato rispettato ed è una boccata d’ossigeno per le migliaia di famiglie interessate. La novità rispetto ai governi precedenti è che, con l’esecutivo Meloni è passato il principio della tutela degli interessi nazionali sui settori strategici come quello del polo industriale della provincia di Siracusa – dichiarano il segretario Ugl Sicilia Giuseppe Messina, il segretario territoriale di Siracusa Antonio Galioto e Peppino Furci, segretario provinciale della Federazione Chimici del sindacato -. La decisione era attesa da mesi  e in pochissimo tempo il dossier ha trovato una soluzione attraverso una norma specifica che punta a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e l’operatività degli impianti. Per il sindacato Ugl si tratta di una scelta politica più volte auspicata e che tutela la produzione ed i livelli occupazionali, garantendo la continuità del lavoro nella raffineria Isab che impiega con l’indotto circa 10 mila persone. Adesso il cambio di passo è necessario al rilancio del Polo petrolchimico anche in chiave prospettica con investimenti sul sito per puntare alla transizione energetica”.

Esprime il suo apprezzamento per il lavoro e l’impegno che il Governo Meloni sta profondendo sulla vicenda Lukoil di Priolo anche Michela Grasso, candidato sindaco a Priolo, che pone l’attenzione sulla questione Ias: “da cittadina di Priolo e da candidata auspico che il provvedimento sia sufficiente al superamento di tutte le criticità che si paventano con la data del 5 dicembre e che nello stesso tempo questa sia l’occasione dalla quale ripartire con una visione che comprenda un piano di rilancio di tutto il polo industriale. Oggi alle 16, inoltre, il presidente Schifani ha convocato un tavolo al quale sono invitati i soggetti interessati alla vertenza Ias, altra vicenda da non sottovalutare. L’auspicio che mi pongo da madre di famiglia è che durante questo tavolo tecnico emergano le giuste soluzioni per la salvaguardia complessiva di tutto il polo industriale, dei livelli occupazionali e della tutela dell’ambiente”.

“Il decreto di ieri sera del governo Meloni mette in sicurezza il lavoro e la continuità produttiva della raffineria Lukoil di Priolo. Desidero ringraziare, da siciliano, il ministro Adolfo Urso che sin dal primo giorno del suo insediamento ha lavorato incessantemente su questo dossier delicato al fine di trovare una soluzione”. Con queste parole il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Sallemi, vicecapogruppo a Palazzo Madama, è intervenuto commentando il recente decreto del governo teso a salvaguardare l’importante polo industriale del sud est della Sicilia.

“Il Governo – prosegue Sallemi – in un contesto internazionale molto difficile è riuscito a trovare una soluzione a tutela di un bacino di migliaia di lavoratori, 10mila compreso l’indotto, attraverso la scelta di una amministrazione fiduciaria sotto l’egida dello Stato. Uno sforzo doveroso per dare risposte sia ai lavoratori sia alle esigenze energetiche e di materia prima della Nazione. Infatti Priolo da sola produce oltre il 20% dei prodotti derivati dalla raffinazione (carburanti, gasolio, benzina) usati in Italia e assorbe oltre il 50% del Pil nella provincia di Siracusa. Con l’amministrazione fiduciaria temporanea verrà quindi assicurata la continuità produttiva e si potranno far ripartire le linee di credito. Ora è tempo di lavorare guardando al futuro sempre nell’ottica di salvaguardare un polo così importante per la Sicilia”.

“La raffineria di Priolo Gargallo è salva. Il Consiglio dei ministri ha disposto l’amministrazione temporanea dell’impianto per un anno”: lo afferma il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè. Il parlamentare azzurro prosegue: “La svolta è arrivata alla fine di un lungo percorso fatto di impegno costante ed attento, con il governo che ha dato seguito a un ordine del giorno mio e dell’onorevole Russo che segnava la strada per risolvere la questione. Da oggi le circa diecimila famiglie dei lavoratori impiegati nello stabilimento Isab di Priolo, che con l’entrata in vigore dell’embargo sul petrolio russo avrebbero rischiato di perdere il lavoro, posso stare tranquilli. È una dimostrazione di come con buonsenso e visione i problemi si affrontano e si risolvono”.

“La risoluzione della crisi Isab-Lukoil è stata frutto di un lavoro svolto in sinergia con il senatore Antonio Nicita che ha permesso di salvaguardare il futuro di migliaia di famiglie”. Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, esprime soddisfazione per l’applicazione del “modello tedesco” che ha permesso di scongiurare la chiusura dello stabilimento di Priolo Gargallo. La proposta di legge, avanzata dal senatore Nicita in un emendamento depositato presso la Commissione Bilancio del Senato al decreto Aiuti Quater, ha trovato sostegno e approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e prevede l’amministrazione fiduciaria temporanea da parte dello Stato.

“La proposta del senatore Nicita – sottolinea Tiziano Spada – è frutto di un confronto all’interno del Partito Democratico nel corso degli ultimi mesi. Siamo soddisfatti della scelta del Governo di utilizzarla per tutelare i livelli occupazionali e salvare oltre 10 mila lavoratori”. Superata la crisi, per Spada è tempo di pensare al futuro del polo petrolchimico siracusano: “Adesso occorre rilanciare il triangolo industriale mettendo nelle condizioni le imprese che insistono al suo interno di svilupparsi e creare nuovi posti di lavoro. Bisogna altresì garantire la tutela ambientale del territorio su cui sorgono le industrie e dei cittadini che vi abitano. Il prossimo passo deve riguardare necessariamente il depuratore consortile Ias che rischia di mettere nuovamente in ginocchio il polo industriale a causa della continua distrazione sull’argomento da parte del Governo regionale”.

“Credo che tutta la Sicilia e in particolare il Siracusano debba un ringraziamento al governo Meloni per aver disinnescato la bomba sociale ed economica rappresentata dalla paventata chiusura della Lukoil – dice il commissario cittadino di Forza Italia, Gianmarco VaccarisiÈ stata infatti individuata presto e bene una soluzione, dopo che per mesi il governo Draghi aveva sottovalutato il problema, di fatto aggravandolo. Suona ora grottesco il tentativo di prendersi il merito della soluzione, mentre gli spetta solo il demerito della precedente inattività. Il problema Lukoil ha visto del tutto assente il parlamentare del Pd eletto nel nostro territorio nella passata legislatura, e stride oggi vedere che anziché esprimere un plauso verso il governo Meloni, esponenti del partito provano a “vendersi“ l’interventismo del governo come un proprio successo. Addirittura lasciando intendere che il governo, avrebbe accolto la proposta del Pd. Si riconosca invece, che il governo Meloni del quale il pd e oppositore, ha affrontato un problema di grande rilevanza con grande senso di responsabilità ed auguriamoci che si possa assicurare un futuro alla Isab”.

“La notizia arrivata ieri sera sul provvedimento varato dal Governo scongiura la chiusura di Isab Lukoil di Priolo e di fatto ne garantisce la continuità produttiva anche dopo il 5 dicembre 2022, data in cui scatterà comunque l’embargo al petrolio Russo. La chiusura della Raffineria certificherebbe il tracollo del sistema industriale siracusano che conta diecimila posti di lavoro”. Queste le parole di Giuseppe Di Natale e Sebastiano Accolla, rispettivamente Segretari della Uiltec Sicilia e della Uiltec Siracusa. “Superata l’incombenza della data del 5 dicembre, evidenziamo che questo è un primo passo verso la risoluzione del problema, che con la nomina di un Commissario temporale darà margine per riflettere su una soluzione più strutturale e duratura, quale la sicurezza di continuare con le produzioni e la possibilità di una vendita dell’impianto, ovviamente, a player affidabili. Riconosciamo un plauso a questo Governo che, a differenza del precedente, è intervenuto in maniera tempestiva e risolutiva, ascoltando le proposte del sindacato e riconoscendo che le Raffineria di Priolo rappresenta una produzione strategica per il Paese che, con le forniture di raffinato fornisce un quarto del fabbisogno annuo italiano. Ribadiamo che questo sia solo un primo passo in attesa dei decreti interministeriali e auspichiamo che non venga abbassata la guardia fino al raggiungimento di una soluzione strutturale definitiva per il sostentamento del settore degli idrocarburi. A tal fine, occorre affrontare anche la situazione Ias dove il procedimento giudiziario in atto sta minacciando la chiusura dell’intero polo industriale siracusano. Anche qui confidiamo nell’intervento del Governo e nel lavoro della Magistratura affinchè valutino che in gioco c’è il futuro dei lavoratori, diretti e dell’indotto, nonché delle loro famiglie. Ribadiamo che il tessuto industriale siracusano è essenziale e la sua chiusura porterebbe al crollo di quell’asset strategico per le forniture energetiche di tutto il paese Italia. Il sindacato non permetterà un rischio simile e impedirà che gli eventuali errori posti in essere in passato ricadano sulle spalle dei lavoratori”.

“Sono felice per gli operai della Lukoil e per quelle famiglie. Mi piacerebbe che la stessa lodevole attenzione fosse estesa a tante altre realtà in difficoltà in tutta Italia. E su questo stiamo lavorando. La notizia di Priolo è ottima”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Palermo.

“La scongiurata chiusura della Lukoil di Priolo costituisce un significativo successo del nostro governo, guidato da Giorgia Meloni. L’impegno profuso in queste scorse settimane dal ministro Adolfo Urso, in particolare, ha impedito che migliaia di padri di famiglia restassero senza lavoro dall’oggi al domani. Il polo industriale siracusano resta infatti uno dei principali pilastri dell’export dell’Isola. Ora dobbiamo lavorare per mettere al sicuro per il futuro l’azienda e la sua attività produttiva”. Lo dice Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare.


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