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“Chi aggredisce un medico aggredisce sé stesso”, l’intervento dell’Ordine dei Medici di Siracusa

Il presidente dell'Ordine dei Medici di Siracusa rivolge un appello ai pazienti e ai loro familiari, i quali devono comprendere che prendersela con chi è lì per prestare soccorso, "oltre ad essere moralmente riprovevole e penalmente perseguibile, ostacola e rallenta gli interventi a tutela della loro stessa salute"

Il presidente dell'Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu

L’Ordine dei Medici di Siracusa interviene in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale sanitario. “Le percentuali, sempre più elevate, in tutta Italia, dei casi di aggressione ai danni del personale sanitario, non solo medici ma anche infermieri e OSS, riflettono una sconfortante panoramica della mancanza di rispetto, ormai cronicizzata, verso professionisti che, dal canto loro, invece, mettono al centro la cura dell’altro, pur operando spesso in condizioni organizzative e strutturali poco agevoli”.

A parlare è il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale sanitario, che si celebra oggi 12 marzo. Madeddu senza troppi giri di parole parla di “un vero bollettino di guerra per i camici bianchi, ogni giorno letteralmente in trincea, che non può essere ulteriormente tollerato e a contrasto del quale anche il nostro Ordine provinciale ha messo in campo diverse azioni di protesta e campagne di sensibilizzazione”.

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa rivolge un appello ai pazienti e ai loro familiari, i quali devono comprendere che prendersela con chi è lì per prestare soccorso, “oltre ad essere moralmente riprovevole e penalmente perseguibile, ostacola e rallenta gli interventi a tutela della loro stessa salute. Purtroppo, già i medici sono in pochi, se continueranno a essere oggetto di violenza gratuita si finirà col distogliere i giovani dall’ intraprendere questa difficile e sacrificata carriera, di conseguenza il turnover sarà sempre più difficile e la qualità dell’assistenza destinata a peggiorare”.

Quindi – conclude Madeddu-  ribadiamo, in occasione della ricorrenza convenzionale di oggi il nostro claim: “Chi aggredisce un medico aggredisce sé stesso”.

 


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