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Chiusura di Zara e Max Mara a Siracusa. Il Pd chiede un Consiglio comunale aperto sul commercio cittadino

"Da tempo noi abbiamo chiesto una seduta aperta di consiglio comunale su questo tema, senza che le altre forze consiliari abbiano inteso porlo al centro dell’agenda politica"

Il gruppo consiliare del Partito Democratico

Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Siracusa – Massimo Milazzo, Sara Zappulla, Angelo Greco – in merito alla chiusura di Zara in corso Matteotti e di Max Mara in corso Gelone.

Dopo che ieri il notissimo store “Zara” di corso Matteotti ha chiuso i battenti e ha posto fine alla sua presenza in città durata ben 19 anni, nel momento in cui è di pubblico dominio che ha annunciato la propria chiusura il negozio “Max Mara” di corso Gelone, questa mattina abbiamo ritenuto doveroso protocollare un sollecito affinché venga finalmente convocata una riunione del consiglio comunale di Siracusa in seduta aperta per discutere dei tanti e gravi problemi che attanagliano il commercio cittadino.


Da tempo noi abbiamo chiesto una seduta aperta di consiglio comunale su questo tema, senza che le altre forze consiliari abbiano inteso porlo al centro dell’agenda politica. Probabilmente – ci sia consentito osservarlo – perché è un tema scomodo, difficile e che soprattutto sconfessa il racconto onirico del sindaco secondo il quale tutto va bene e la città mai come adesso, grazie ai suoi 7 anni di amministrazione, è stata ricca, prospera, piena di lavoro e di benessere sociale. Mai come adesso è stata una città a misura d’uomo, facile da vivere, piena di parcheggi, con una viabilità fluida e scorrevole, ben illuminata, sicura per gli esercenti economici e per i cittadini.
Purtroppo, la realtà sconfessa la felice fantasia ed evidenzia crudamente: che in ogni quartiere della città vi sono bassi commerciali vuoti perché i negozi che prima li occupavano hanno chiuso i battenti e non sono stati sostituiti da nessun nuovo esercente; che Siracusa non ha risolto i suoi problemi di mobilità e che tante persone rinunciano agli acquisti nei negozi del tessuto urbano perché scoraggiate dai problemi del traffico e del parcheggio; che due grossi centri commerciali alle porte della città sono probabilmente troppi; che il commercio cittadino è vittima di una grave crisi, che riflette il generale processo di impoverimento economico, lavorativo e sociale della città.

Per questo stamane abbiamo formalmente sollecitato una risposta alla nostra richiesta di indizione di un consiglio comunale aperto, già da mesi presentata. Restiamo, infatti, convinti che il tema del commercio cittadino sia centrale per Siracusa e che la convocazione di un consiglio comunale in seduta aperta sia doverosa al fine di discutere dei problemi del settore insieme con la deputazione nazionale, quella regionale, con le organizzazioni di categoria dei commercianti e con i sindacati per individuare le migliori iniziative politiche e amministrative per correre in soccorso dei nostri commercianti”.


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