E’ stato assestato un duro colpo al mercato della droga a Ragusa. Tredici le misure eseguite in mattinata – 4 in carcere e 9 ai domiciliari – con il sequestro di stupefacente e di una notevole quantità di contanti: banconote per 43mila euro in contanti con tagli grandi, anche da 500 euro e cospicue dosi di sostanze stupefacenti. “In precedenza erano state trovate nella disponibilità della coppia principale due fucili, munizioni e materiale esplosivo – dice il procuratore capo di Ragusa, Francesco Puleio – si tratta di una operazione significativa che testimonia attività delle forze dell’ordine e della procura. Traffici particolarmente pericolosi e aggressivi per la provincia di Ragusa. Un traffico di queste dimensioni, necessita di fonti di approvvigionamento e ne consegue anche un aumento di reati connessi alla ricerca dello stupefacente da parte degli assuntori, come i furti”. I due principali soggetti coinvolti, marito a moglie, “sono conosciuti e hanno anche precedenti specifici. Sapevano di essere attenzionati ma hanno comunque continuato”.
A un anno dalla consegna dei rapporti, l’emissione della misura; ed oggi la perquisizione “ha dato la conferma che non si erano mai fermati, a casa loro contanti e 1,5 chili di hashish”. Due i soggetti quindi che gestivano approvvigionamento, spregiudicati tanto da farsi fare bonifici sul conto corrente e ricariche su poste pay. “L’operazione si è protratta per diversi mesi; a riscontro delle attività di indagine – ha spiegato il colonnello Carmine Rosciano, comandante provinciale dell’Arma – sono stati effettuati dei controlli sul territorio e in particolare su assuntori che hanno fornito elementi importanti. I soggetti individuati sono due Antonino Fiasché e Venera Russo, coniugi che di volta in volta avevano rapporti con altre persone per lo spaccio e per la logistica”.
Il capitano Francesco Zangla comandante della Compagnia di Modica, ha sottolineato alcuni dettagli dell’operazione; il centro nevralgico era a Ispica, Marina di Marza. “Da questa filiera, una serie di altri spacciatori che acquistavano presso loro e vendevano la sostanza ad altri pusher o acquirenti – dice Zangla – e tra gli elementi emersi, ancora un dato: un’altra coppia si è avvalsa almeno in un’occasione, della propria figlia minore di 14 anni per lo spaccio. I reati contestati sono principalmente lo spaccio e la detenzione ma per i primi due soggetti, marito e moglie citati, anche il possesso di armi, munizioni ed esplosivi. La sostanza veniva acquistata a Catania, Noto e Rosolini e Catania. “Circa 20 viaggi documentati in sei mesi di attività di indagine. Le piazze di spaccio erano Ispica, Pozzallo, Noto e Rosolini – aggiunge Zangla; tutto lo stupefacente veniva preso dalla coppia e poi smerciato agli altri. Documentate oltre 3000 cessioni di droga”.
Stamani, impegnati 60 carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, con il supporto dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori di Sicilia” e di un elicottero del 12° Nucleo Elicotteri di Catania e con l’ausilio delle unità cinofile specializzate nella ricerca di droga e armi provenienti dai Nuclei di Palermo e Catania: 4 persone sono finite in carcere, mentre nei confronti di altri 9 indagati è stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari. Gli indagati finiti in carcere sono Antonino Flaschè 47 anni, Venera Russo, 45 anni; Vincenzo Cataudella 57 anni; Gianluca Quarrella 42 anni. Ai domiciliari Maria Campisi 53 anni; Rita Montagno Bozzone 35 anni; Felice Covato 33 anni; David Cataudella, 23 anni; Salvatore Cataudella , 29 anni; Carmelo Cocciro, 25 anni; Pietro Di Benedetto, 21 anni; Thomas Innorcia 21 anni e Patrick Rustico, 21 anni.
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