Con una nota il consigliere comunale del PD Carmen Castelluccio interviene per commentare il ritiro della proposta di modifica dello Statuto comunale per rendere obbligatoria la presenza di donne nella Giunta, ritiro occorso, secondo quanto riferisce l’esponente dell’opposizione, nel corso della seduta consiliare di ieri:
“Il ritiro da parte della Giunta Visentin nella seduta del Consiglio Comunale del 26 aprile, della proposta di modifica dello Statuto Comunale per inserire l’obbligatorietà della presenza femminile nella composizione della Giunta si annovera tra le tante occasioni perdute di chi governa Siracusa. Il Sindaco e la maggioranza, ammesso che ne abbia una affidabile e certa, ha prima proposto una “striminzita e generica” modifica statutaria , ha poi condiviso la necessità di estenderla e fissarla in maniera più precisa, ha chiesto un rinvio di 10 giorni per avere un confronto tra forze politiche e organizzazione femminili e dopo aver raggiunto una sintesi, apparentemente condivisa, ha preferito abbandonare in fretta il campo.
Evidentemente dobbiamo prendere atto che un provvedimento fortemente sentito nella società civile e tra le donne in particolare, come ha dimostrato la grande mobilitazione delle donne del 13 febbraio anche a Siracusa, non è realmente condiviso da chi ha responsabilità amministrative e mi permetto di dire dalla politica in generale. Nel breve dibattito a commento del rinvio della proposta di modifica statutaria si sono purtroppo ascoltate da parte di alcuni consiglieri comunali del centrodestra considerazioni sul tema delle pari opportunità e delle donne in politica talmente retrograde, datate e stereotipate che non c’è da stupirsi se alla fine si finisce per ritirare la proposta.
E’ stata grande la delusione di tante donne presenti, alcune delle quali delegate ad argomentare le ragioni e l’importanza di garantire una congrua presenza di genere anche nel governo della città , ma voglio rassicurare si è trattato solamente di un passaggio a vuoto, dovuto esclusivamente alla inaffidabilità grave della Giunta e della c.d. maggioranza, che possiamo prontamente recuperare assumendoci la responsabilità diretta della richiesta di modifica statutaria.
A questo punto, verificato che la proposta che deve essere garantito nella Giunta la presenza di almeno 1/3 dei nominati per ciascun sesso è condivisa già da più di 16 consiglieri , ritengo necessario un confronto più approfondito, che coinvolga ancora più direttamente le donne impegnate nell’associazionismo e nella politica e che permetta ad ognuno, Giunta compresa, di dire come la pensa e che responsabilità intende assumersi. Per altro la proposta di modifica, che sarà presentata, se approvata costringerà da subito il Sindaco ad adeguarsi, inserendo più donne in Giunta. Ritengo si tratti di un percorso più lineare per tutti, che permetta ad ognuno di esprimere il proprio punto di vista e che nel concreto consenta una attiva partecipazione delle donne nel governo della città”.
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