Uno stimolo ad una sana politica economica a favore delle imprese e dei temi dello sviluppo, per consentire una rapida crescita che nel rispetto delle regole e della legalità sia in grado di riassorbire i senza lavoro, far aumentare i redditi delle famiglie e dare benessere sociale. E’ questo l’appello che gli industriali siracusani lanciano nel tradizionale bilancio di fine anno.
Il Presidente di Confindustria Siracusa, Aldo Garozzo, nel porgere gli auguri di fine anno alla comunità degli imprenditori e alle Istituzioni locali ha detto: “Le aziende, alle prese con una crisi che nel mondo occidentale è senza precedenti negli ultimi 50 anni, hanno dovuto misurarsi non solo con pesanti difficoltà finanziarie a seguito di una maggiore selettività del credito, ma anche con una turbolenza politica che ha rallentato l’avvio delle riforme strutturali necessarie a permettere ad un tempo la sostenibilità dei conti pubblici e il rilancio della competitività del sistema Paese”.
“Al di là della sbandierata e desiderata volontà di attrarre investimenti – ha proseguito Garozzo – si ha la sensazione che lo sviluppo e con esso l’occupazione, vengano penalizzati, preferendo l’immobilismo alla modernizzazione e l’improvvisazione alla pianificazione. Ci auguriamo che venga finalmente invertita questa rotta e che si torni a concertare sui temi che riguardano il futuro della nostra economia, cominciando con il superare le barriere culturali che mortificano competitività e sviluppo, efficienza ed equità, risanamento e crescita sostenibile”.
Garozzo ha inoltre sottolineato che “Confidustria Siracusa, come in altre parti d’Italia, punterà sul bisogno di fare sistema, per costruire “reti d’impresa” cioè nuovi modelli di aggregazione per le PMI che consentano di sviluppare alleanze tra le imprese di filiera o di settore che collaborino con gli enti destinati alla ricerca e all’innovazione per sviluppare nuove produzioni o nuovi servizi con orizzonti oltre il mercato locale”.
Il Presidente di Confindustria Siracusa ha poi ricordato i risultati raggiunti dall’Associazione degli industriali: “La nostra associazione, pur di fronte al momento difficile che viviamo, ha mantenuto un buon livello di stabilità per numero di imprese associate (320), con oltre novemila e cinquecento dipendenti ed un valore aggiunto prodotto pari a circa il 45% del totale provinciale di 6,1 miliardi di euro. La zona industriale, che vive un momento di stasi dei nuovi investimenti al petrolchimico dovuta ai ritardi degli iter autorizzativi, vedrà però concretizzarsi nel prossimo anno, dopo lunga attesa, i lavori di infrastrutturazione al porto commerciale di Augusta e l’avvio delle bonifiche della rada e del sito Priolo. Confidiamo inoltre che le Amministrazioni sblocchino gli appalti pubblici incagliati e velocizzino le autorizzazioni per i progetti di investimento dei privati nel campo turistico, portuale e dell’edilizia”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni