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Consiglio Comunale Palazzolo: fumata nera per proposta della Provincia su Parco degli Iblei

Il consiglio comunale di Palazzolo ieri sera ha votato parere sfavorevole alla proposta di perimetrazione del Parco degli Iblei redatta dalla Provincia, sulla zonizzazione del parco prevista e sulla proposta delle misure di salvaguardia. Inoltre il consiglio ha espresso parere favorevole alla proposta diversa di perimetrazione realizzata dalla giunta dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”.

Prima del voto il sindaco Carlo Scibetta ha tracciato un’analisi di ciò che sarà il parco. “Chiedo di esprimere parere sfavorevole – ha detto – perché le due sottozone comprese nella proposta riguardano la zona 1 con divieti restrittivi che dovrebbero coincidere con le zone Sic,Natura 2000 e con zone già vincolate; la 2 è la rimanente parte in cui si inquadra il centro abitato. Chiedo di esprimerci in maniera negativa su questa proposta per il metodo che è stato utilizzato. Infatti nell’attuale proposta è stato inserito anche il centro abitato e ciò significa che per qualunque attività di pianificazione i Comuni dovrebbero sentire il parere del futuro ente parco e mi pare eccessivo perché così si limita l’azione degli enti locali e si aumenta la burocratizzazione per le aziende che vivono nel territorio”.

Da qui la richiesta di approvare la proposta dell’Unione che preveda la perimetrazione del parco con solo le aree sottoposte a vincolo Natura 2000 e Sic, per Palazzolo in particolare le zone di Cardinale e Pantalica. Durante la discussione è intervenuto l’architetto Salvatore Infantino, che ha illustrato tecnicamente l’importanza del parco, come “opportunità di sviluppo” per un territorio “e non deve essere visto come un problema – ha affermato – ma solo se gestito in maniera collettiva, eliminando pulsioni individualistiche provenienti dalla politica. Occorre non sottovalutare la verifica delle risorse finanziarie a disposizione”. L’ingegnere Luciano Ferla ha invece espresso la sua assoluta contrarietà al Parco, perché in base alla normativa prevista sarà vietato costruire, realizzare infrastrutture e nuove costruzioni nelle zone A, B, C. “Sono sfavorevole – ha commentato – perché è un esproprio del territorio da parte del parco, inoltre l’articolo 12 prevedere che il piano che suddivide il parco sostituisce e non integra i piani regolatori generali e quelli paesaggistici dei Comuni; ciò significa che qualunque pianificazione verrà fatta dal parco e non più dal Comune. Inoltre il consiglio direttivo prevede un presidente e 12 membri, di cui 5 saranno scelti dalla comunità locale, altri 7 dal ministero dell’Ambiente e delle Risorse agricole, la comunità locale così sarà in minoranza”.

Il capogruppo di maggioranza Alessandra Ferla, se prima considerava il parco un’opportunità per il territorio, “adesso ho cambiato idea – ha spiegato – perché ho letto le carte, ho sentito la gente, e anche se possa servire a creare sviluppo, già è difficile farlo adesso, lo sarà anche dopo, per questo dobbiamo tutelare il lavoro degli agricoltori e della gente di Palazzolo”. Acceso poi il dibattito con il consigliere Salvatore Gallo che ha considerato la proposta della Provincia come “un colpo di mano, dopo mesi di silenzio. La Provincia ha invitato e sentito solo quelli che sono a favore, e no chi è contrario, prima di farlo devono chiederci il permesso, magari con un referendum e sentendo la gente”.

Per Nadia Spada del Pdl, si tratta di un proposta che non ha tenuto conto delle esigenze del territorio, “dobbiamo essere noi a decidere”. “Ero contrario al parco prima e lo sono tuttora – ha sottolineato il consigliere del Pdl, Luca Russo – questo territorio non è contrario alle regole ma se devono essere approvate devono essere a favore della nostra zona, ci siamo impegnati con l’Unione per trovare una soluzione che non è stata presa in considerazione, per questo rigettiamo in pieno la proposta della Provincia. Inoltre la Finanziaria prevede tagli ai parchi e alle risorse destinate al ministero dell’Ambiente, sono già in crisi i parchi esistenti,quindi non capisco che senso abbia istituirne un altro; le uniche somme previste,250 mila euro nel 2007, non basteranno”.

“Dobbiamo farci valere – ha sostenuto il consigliere del Mpa, Pietro Spada – perché è una proposta che è stata calata dall’alto senza sentire il territorio, non sono venuti qui a chiedere alla gente cosa ne pensano”.
Prima del voto Scibetta ha annunciato che qualora ci sarà un Dpr che non terrà conto in maniera piena del volere del consiglio comunale.

La documentazione del voto sfavorevole del Consiglio verrà adesso trasmessa al ministero dell’Ambiente, al presidente della Regione, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, al presidente della Provincia e al responsabile del dodicesimo settore Tutela ambientale della Provincia.
Il consiglio comunale è poi continuato con l’attività ispettiva. I consiglieri d’opposizione Nadia Spada, Giuseppe Lamesa e Giuseppe Angelico hanno presentato un documento contro il consigliere d’opposizione Salvatore Gallo, eletto nel precedente consiglio componente della prima commissione, dopo le dimissioni di Lamesa.

Per i tre consiglieri Gallo è espressione della maggioranza e non della minoranza per questo avrebbe dovuto dimettersi. Scontri quindi in aula: con la minoranza che ha chiesto di revocare la nomina e di sostenere quella di Lamesa, espressione della minoranza, mentre la maggioranza ha detto che è stato eletto Gallo perché Lamesa aveva detto che le sue dimissioni erano irrevocabili. Ma al termine del dibattito Gallo, affermando di sentirsi offeso dal comportamento dei consiglieri della minoranza, si è dimesso dalla commissione e ha annunciato di passare con la maggioranza.


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