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Consiglio Comunale Siracusa: Basta Ipermercati. Si Unanime Per 4 Cenaco

Il consiglio comunale ha formalmente riconosciuto ieri, approvando altrettante delibere, quattro centri naturali commerciali, in applicazione di un decreto regionale che fissa le norme di attuazione di una specifica legge. Tutti sono andati dritti al “Si”. Votati, infatti, all’unanimità i Cenaco in questione sono Akradina-Grottasanta – che ha il suo fulcro nella zona di via Tisia -, Santa Lucia, Umbertino e Ortigia.
L’effetto di tale riconoscimento da parte del Consiglio sarà quella della possibilità per i Centri Naturali Commerciali di entrare nelle graduatorie per accedere ai contributi regionali.

Vittoria dei Cenaco? No, della Città – ha tenuto a sottolineare con soddisfazione il presidente Cenaco Tisia, Francesco Veneziano, presente all’assemblea civica insieme ad un gruppo di commercianti.

Si tratta di un momento importante in Consiglio comunale – ha detto il sindaco Visentin, presente alla discussione – per aver dato l’istituzionalizzazione dei centri naturali commerciali cittadini. La prossima settimana inizieremo l’esperimento di tutte le pratiche riguardanti l’accreditamento dei Cenaco alla Regione, la documentazione è pronta cosicché la città di Siracusa avrà modo di accedere ai finanziamenti previsti per i quattro Cenaco”.

La discussione sui Cenaco, però, si è allargata a tutto il settore commercio, così l’assise ha anche approvato a maggioranza (19 sì, 14 astensioni e un no), una mozione che impegna l’amministrazione a tutelare gli operatori piccoli e medi impedendo la nascita di altre grandi strutture di vendita, anche in sede di conferenze dei servizi, e mettendo in atto tutte le iniziative urbanistiche necessarie a favorire l’accesso alle zone commerciali. La mozione è stata firmata da 10 consiglieri, tra i quali il presidente del consiglio comunale, Edy Bandiera.

“Questo impegno del Comune – ha proseguito Visentin – agevola il piccolo imprenditore in un momento di crisi, venendo incontro allo sviluppo generale del commercio, fattore di crescita importantissimo per la nostra Città. Con la costituzione dei Cenaco miglioreremo ed aumenteremo la collaborazione con Confcommercio, Confesercenti, e con i Cenaco stessi, il dialogo andrà avanti verso lo sviluppo e la qualità della vita e dell’ambiente. Noi abbiamo l’obbligo, come amministrazione, di farlo”.

“Siamo riusciti a bruciare i tempi – ha detto il presidente Bandiera -, se si pensa che le proposte sono arrivate al Consiglio solo 10 giorni fa, evitando le lentezze della burocrazia”.

Soddisfatto anche l’assessore alla Attività produttive, Rosario Fortuna, che ha partecipato ai lavori. “Abbiamo dato vita – ha detto Fortuna – ad un dibattito franco ed interessante. L’Amministrazione è sempre aperta a migliorare le proprie proposte e per tale ragione cerca il confronto con il Consiglio. Personalmente mi impegno a parlare con l’assessore alla Mobilità per realizzare gli interventi necessari a migliorare l’accesso alle zone commerciali”.

La garanzia sulla rispondenza dei quattro Cenaco ai requisiti di legge è stata confermata dal dirigente del settore Commercio, Enzo Miccoli, che ha aggiunto: “I Cenaco sono una risposta alla desertificazione dei quartieri, alla crisi del settore e alla concorrenza dei centri commerciali artificiali”.

Giudizio positivo anche dalla commissione consiliare competente che però, attraverso il suo presidente, Marco Mastriani, ha proposto un’intesa con gli operatori per adottare attività favorevoli al commercio locale: un piano urbano commerciale; una cabina di regia per evitare la proliferazione dei Cenaco senza utilità, fissando dei parametri per la loro costituzione e la loro grandezza; evitare la sovrapposizione di iniziative di promozione.

È stato Nino Zito, invece, a proporre una mozione che impedisca la nascita nel territorio di altri grandi punti di vendita, sostenendo che la soluzione dei Cenaco rischia di non essere sufficiente se non si affronta nel complesso la questione del commercio in città.
Gli interventi che sono seguiti hanno ripreso l’impostazione di Zito. Per Paolo Romano, i centri commerciali artificiali alterano la concorrenza del mercato e sono la causa della chiusura di molti negozi. Fabio Rodante, che ha espresso solidarietà ai funzionari comunali citati in giudizio dalla Open Land, ha chiesto iniziative in favore dei negozianti. Ettore Di Giovanni ha posto il problema della carenza di parcheggi che danneggia il commercio, tema questo ripreso anche da Corrado Grasso, che ha chiesto una rapida adozione dei piani urbani della mobilità e del traffico, da Carmen Castelluccio e Domenico Richiusa.

Su accenti diversi gli interventi di Giancarlo Garozzo e di Alfredo Foti. Il primo ha rivendicato la condanna espressa dal suo partito alla richiesta di risarcimento avanzata dalla Open Land, affermando però che sul nuovo centro commerciale di Epipoli l’amministrazione comunale in passato non è stata chiara; il secondo si è detto convinto che le grandi strutture di vendita sono al giorno d’oggi inevitabili, ancor più per Siracusa le cui condizioni urbanistiche non favoriscono i piccoli commercianti.

Inoltre, l’assise ha approvato all’unanimità, e senza dibattito, la composizione della consulta degli immigrati.

Il Consiglio ha infine deciso a maggioranza (19 sì e 9 no), su proposta di Raimondo Giordano, di aggiornare i lavori al 3 novembre per l’approvazione del regolamento sui contratti e per il piano di localizzazione degli impianti di telecomunicazione.


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