Via libera alla riforma del decentramento comunale. Con l’approvazione all’unanimità di una proposte dell’Amministrazione e di una dell’opposizione, il Consiglio ha cominciato a dare forma, sulla base dell’evoluzione normativa, alle nuove circoscrizioni ampliandone funzioni e introducendo capacità di spesa attraverso fondi propri. Si è trattata di una riforma bipartisan. Nel nuovo impianto amministrativo, tra l’altro, è entrato un emendamento di Paolo Romano che assegna alle ex frazioni di Cassibile e Belvedere maggiore autonomia finanziaria e gestionale.
La riforma sarà completata nella seduta del 14 marzo, quando saranno portati in aula altri due provvedimenti. Il primo recepisce le nuove funzioni amministrative delle circoscrizioni previste della legge regionale 22 del 2008; il secondo modifica il regolamento comunale sul decentramento.
La seduta è stata aperta dalla variazione della sezione 1 del titolo V dello Statuto, approvata all’unanimità e per la quale era prevista una maggioranza qualificata di 27 consiglieri. La relazione introduttiva è stata affidata al dirigente del settore Decentramento, Vincenzo Migliore. Alcune delle novità introdotte, ma che entreranno in vigore dalla prossimo ciclo amministrativo, sono: il riferimento alla delimitazione dei confini delle circoscrizioni che devono rispecchiare le specificità socio-economiche e storico-culturali; il numero dei componenti delle circoscrizioni, che oggi va da un minimo di 12 a un massimo di 16 e che viene fissato da un minimo di 6 a un massimo di 12; l’introduzione della sfiducia costruttiva per i presidenti; l’introduzione della conferenza Comune-autonomie decentrate.
Prima dell’approvazione finale della proposta, il presidente del consiglio comunale, Edy Bandiera, ha messo ai voti tre emendamenti: il primo è stato respinto con 30 astensioni su altrettanti consiglieri presenti; gli altri due sono stati approvati all’unanimità. Uno è stato sottoscritto da vari consiglieri ed è finalizzato a potenziare le funzioni dei consigli di circoscrizione; l’altro era quello presentato da Paolo Romano. Consentirà alle circoscrizioni di Cassibile e Belvedere, “considerate le rispettive caratteristiche”, di godere di una “speciale autonomia finanziaria e gestionale”. Un regolamento, da definire e approvare entro 90 giorni dal consiglio comunale, stabilirà le modalità applicative di questa autonomia. Poi, l’aula ha votato all’unanimità l’intera proposta di modifica dello Statuto.
La seduta è poi proseguita con la modifica del regolamento di contabilità proposta dall’opposizione e che consente alle circoscrizioni di avere autonomia di spesa (il provvedimento era al quarto punto all’ordine del giorno ma è stato prelevato). Il dibattito è stato aperto da Giancarlo Garozzo che ha illustrato la proposta. Essa assegna una dotazione di fondi propri alle circoscrizioni attraverso la previsione di un nuovo articolo, il 18 bis, del regolamento di contabilità. Il fondo per le circoscrizioni sarà non inferiore all’1,5 per cento delle spese correnti per le manutenzioni ordinarie non contrattualizzate per l’intera città. Garozzo ha anche chiarito che l’intenzione iniziale era di stanziare il 3 per cento ma poi è stato necessario tenere conto delle situazione finanziaria dell’ente.
Poi ha preso la parola Salvatore Cavarra, che ha invitato l’Amministrazione a dare maggiore ascolto alle richieste dei consiglieri di quartiere “che hanno il contatto diretto con la gente”. Sulla stessa linea anche Piero Maltese, secondo il quale occorre dare funzioni specifiche ai consigli di circoscrizione, mentre Alberto Palestro ha proposto di aumentare lo stanziamento previsto nella proposta.
Giudizi positivi sul provvedimento sono stati manifestati da Salvo Sorbello, per il quale occorre fare di tutto per far funzionare meglio i quartieri e in questo non può esserci divisione tra maggioranza e opposizioni; Marco Mastriani, per il quale “il consiglio comunale sta scrivendo una pagina importante per la città”; Corrado Grasso, secondo il quale lo stanziamento dell’1,5 per cento è un segnale importantissimo ed è un ottimo punto di partenza; Paolo Romano, che ha evidenziato come il proprio emendamento su Cassibile e Belvedere assieme a quello di Garozzo stavano ponendo le basi per la vera autonomia finanziaria dei quartieri.
In parte diversa la posizione di Alfredo Foti e di Ettore Di Giovanni che, pur approvando le modifiche e lo sforzo bipartisan, hanno sollevato dubbi sulla capacità di tenuta della maggioranza consiliare. La proposta è stata poi messa ai voti ed è passata all’unanimità. Su iniziativa di Giuseppe Impallomeni, il Consiglio ha poi deciso di rinviare al 14 marzo la discussione sugli altri provvedimenti in materia di decentramento, mentre Garozzo annunciava il ritiro del quinto punto all’ordine del giorno che prevedeva modifiche allo Statuto comunale perché erano state inglobate nella prima proposta approvata dal Consiglio.
Si torna in aula domani sera (17 febbraio) per discutere della riforma del regolamento sulla tassa rifiuti solidi urbani.
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