Intervenire per far fronte al momento di crisi del comparto agro-zootecnico siciliano. Questo il monito lanciato dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo alle istituzioni regionali, con un’interrogazione presentata al Presidente della Regione ed all’Assessore regionale alla Agricoltura affinchè si predispongano interventi ad hoc.
In particolare Vinciullo chiede con il suo atto ispettivo che si istituisca un fondo regionale per la stipula delle polizze assicurative agevolate contro i danni economici arrecati da calamità naturali e crisi economiche; che si esonerino i produttori in crisi dal pagamento dei tributi locali, delle concessioni governative e dei tributi consortili maturati nell’anno in corso, intervenendo anche nei confronti delle banche affinché applichino le norme previste riguardanti il consolidamento delle passività onerose e i nuovi investimenti.
Il deputato propone inoltre di riattivare, con funzionalità e scopi diversi, l’Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli e zootecnici, affinché ci sia una maggiore conoscenza del processo di formazione dei prezzi finali di vendita, anche, per esempio, imponendo l’apposizione del doppio prezzo (origine e consumo); e di intervenire presso il Governo nazionale affinché dichiari lo stato di crisi per tutto il settore agricolo e zootecnico siciliano, con la conseguente esenzione dal pagamento degli oneri fiscali e previdenziali.
“In seguito agli ultimi eventi calamitosi, la situazione dell’agricoltura e della zootecnia siciliana – scrive Vinciullo nell’atto ispettivo – è sicuramente in uno stato di grandissima difficoltà. Il calo dei prezzi all’origine e l’aumento dei costi produttivi ha oramai messo in ginocchio entrambi i comparti che, occorre ricordare, sono elementi vitali e portanti dell’intera economia siciliana. Le imprese agricole e zootecniche siciliane, ogni giorno di più, perdono competitività sui mercati nazionali ed internazionali”.
Il crollo dei prezzi praticati, a detta dello stesso Vinciullo, è l’elemento di maggiore preoccupazione per i coltivatori. Vi sono prodotti, come il grano duro, la frutta e l’uva da vino che hanno subito una flessione negativa di circa il 30%, mentre altri prodotti, come gli ortaggi, il latte bovino, la carne e l’olio, si attestano su un meno 15/20%.
“A tutto quanto sopra esposto – continua il deputato – si aggiungono una serie di eventi atmosferici che, nelle ultime settimane, hanno arrecato danni gravissimi alle produzioni ed alle strutture agricole per oltre 500 milioni di Euro. Migliaia e migliaia di agricoltori ed allevatori saranno, a breve, costretti ad abbandonare l’attività produttiva, dando, di fatto, non solo un durissimo colpo ad ogni possibile prospettiva di sviluppo socio-economico dell’intera Regione, ma creando un nuovo bacino di disoccupazione settoriale che vedrà decine di migliaia di lavoratori ritrovarsi senza alcuna forma di sostentamento. I processi di allargamento dei mercati non sono stati governati da idonee politiche, sia regionali che nazionali, di accompagnamento e di supporto, indispensabili per aiutare le aziende siciliane ad affrontare le nuove sfide del mercato globale, tendendo conto anche della peculiarità tipica siciliana legata alla sua insularità che, ovviamente, incide in maniera rilevante sui costi di spedizione e di trasporto”.
“Oramai, lo stato di crisi si sta allargando in maniera esponenziale – conclude Vinciullo – toccando tutti i principali comparti della filiera agro-zootecnica della Sicilia: ortofrutticolo, terricolo, viticolo, cerealicolo, olivicolo, agrumicolo e zootecnico”.
Alle richieste di Vinciullo fa eco il presidente del Consiglio Provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico, che definisce “lodevole” l’interessamento del deputato regionale sulla questione.
“Ma non posso non sottolineare – ha dichiarato Mangiafico – che l’Amministrazione provinciale ha al momento disponibili 40 mila euro alla voce “spese ed oneri per smaltimento carcasse animali e promozione prodotti zootecnici” e colpevolmente da quattordici mesi non ha ancora indicato agli allevatori le modalità con cui attingere a questi fondi”.
Secondo quanto riferisce Mangiafico, il Consiglio provinciale, su emendamento del consigliere provinciale Rosario Di Lorenzo nella seduta di approvazione delle variazioni di bilancio del 2008, istituì un nuovo capitolo di 20 mila euro, destinato allo smaltimento delle carcasse animali e all’aiuto concreto nei confronti degli allevatori, senza che l’Amministrazione e l’ufficio agricoltura abbiano poi dato seguito all’utilizzo di queste risorse.
“Nonostante ciò, viste anche le difficoltà che più volte gli allevatori hanno lamentato – aggiunge il presidente dell’assemblea provinciale – il Consiglio provinciale ribadì lo stanziamento nel 2009, salvaguardandolo in occasione delle recenti variazioni di bilancio, portando quindi la cifra complessiva a 40 mila euro e sollecitando più volte l’ufficio agricoltura e l’assessore al ramo, non ultimo lo scorso 23 dicembre, a predisporre un atto amministrativo che renda note agli allevatori le modalità con cui richiedere l’erogazione delle somme”.
“Mi auguro quindi che non si perda ancora tempo – ha concluso Mangiafico – perché tutti dobbiamo fare quadrato a sostegno della zootecnia, ognuno per quello che può, impedendo il rischio che altri soggetti abbandonino questo settore economico”.
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