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Da domani a Siracusa il convegno sulle “Nuove frontiere in oncologia integrata”

Il convegno (valido per 6 crediti formativi) è organizzato sotto l’egida di Fondazione Artoi, Associazione di ricerca di terapie oncologiche integrate, il cui responsabile per Siracusa è Salvatore Bonanno.  Innumerevoli gli specialisti che relazioneranno sui vari aspetti  del tema al centro dei lavori

Il termine oncologia integrata è ad oggi utilizzato a livello internazionale per indicare un approccio terapeutico personalizzato, multidisciplinare, che affianca ai trattamenti antitumorali convenzionali (chirurgia, radioterapia, chemioterapia). L’obiettivo è rafforzare il ruolo pro-attivo della persona, migliorare la salute e la qualità della vita e ridurre gli effetti collaterali della terapia oncologica. È con questo spirito che è stato indetto per domani, 18 novembre a partire dalle 15 (nella sala conferenze dell’hotel Panorama) un seminario sul tema “Nuove frontiere in oncologia integrata”.

La scelta di affiancare alle terapie dei Dipartimenti Oncologici le medicine integrate – spiega Salvatore Bonanno, direttore dell’Uoc di Radioterapia –  rappresenta un elemento significativo di innovazione in sanità, con l’impegno prioritario di inserire nei protocolli oncologici multidisciplinari le medicine complementari di documentata efficacia e sicurezza, allo scopo di apportare un contributo significativo all’approccio multidisciplinare alla patologia tumorale, in sintonia con le Linee Guida dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) sin dal 2018″.

Altro capitolo che spesso viaggia parallelamente alle terapie complementari – prosegue Bonanno – è quello delle terapie locoregionali, a cui di diritto appartiene l’ipertermia transcutanea esterna. Le terapie locoregionali sono integrate ad altre procedure terapeutiche e possono avere una finalità curativa nelle malattie limitate, di consolidamento terapeutico su organi critici, o palliativa nelle malattie avanzate. In relazione alla differente complessità operativa, l’indicazione o meno a ricevere uno di questi trattamenti è in genere frutto di una discussione multidisciplinare, con professionisti esperti nei singoli trattamenti. L’ipertermia transcutanea loco regionale utilizza campi elettromagnetici a radiofrequenza, focalizzati da apposite antenne per riscaldare l’organo bersaglio ad una temperatura vicina o superiore ai 43°C, per circa 60 minuti. L’interesse dell’Ipertermia oncologica è andato crescendo, in questi ultimi anni, in relazione al ruolo integrato, non in alternativa ma in associazione, che può ricoprire con la radioterapia, chemioterapia e chirurgia. Il calore potenzia gli effetti della radioterapia e della chemioterapia sul tumore senza aumentare gli effetti, permettendo un significativo miglioramento nel controllo della crescita tumorale”.

Il convegno (valido per 6 crediti formativi) è organizzato sotto l’egida di Fondazione Artoi, Associazione di ricerca di terapie oncologiche integrate, il cui responsabile per Siracusa è Salvatore Bonanno.  Innumerevoli gli specialisti che relazioneranno sui vari aspetti  del tema al centro dei lavori.


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