Il termine cocomero (Citrullus lanatus, a volte indicato anche come Citrullus vulgaris) o anguria (dal greco angourion), indica il frutto e la pianta della specie rampicante della famiglia delle Cucurbitaceae, originariamente proveniente dall’Africa tropicale.
Il nome cocomero deriva dal latino cucumis (= cetriolo). Il termine dialettale anguria deriva dal greco tardo angúrion (= cetriolo).
Non è dato sapere quando il cocomero sia stato coltivato per la prima volta ma il primo raccolto di cocomeri mai registrato avvenne nell’Antico Egitto quasi 5000 anni fa ed è stato documentato in alcuni geroglifici.
Il frutto veniva spesso deposto nelle tombe dei faraoni, come mezzo di sostentamento per l’aldilà. Nel mito egizio il cocomero aveva origine dal seme del dio Seth.
Nel X secolo d.C. il cocomero era coltivato in Cina, paese che attualmente ne è il primo produttore mondiale. Nel XIII secolo il frutto venne introdotto in Europa dall’invasione dei Mori.
In giro per il mondo se ne fa uso in diversi modi.
In Thailandia dove vivo e lavoro, oltre a servirlo normalmente a fine pasto, lo utilizzano per sculture di frutta davvero notevoli.
In Giappone sono abilissimi nelle confezioni, realizzano un’anguria a forma di cubo fatto crescere in una reticella sagomata cosi da essere impacchetato a mo di regalo
Interessanti le versioni realizzate in cucina. Dal nostro “Gelo di Anguria”
Al moderno melone grigliato che alcuni chef abbinano ai crostacei oppure ai salumi
Per i party estivi concludiamo con la sangria di anguria, oppure, se vogliamo dare un tono in più, basta sostituire il vino con della vodka. Naturalmente tutto servito freddissimo
LA RICETTA: Il Gelo di Anguria
Cosi come altri “Geli”, appartiene alla tradizione siciliana Palermitana dei dolci legati con l’amido, una soluzione fresca per questo frutto stagionale.
Ingredienti:
1 litro di Polpa di anguria matura, già frullata e passata al colino
90 gr. Zucchero
80 gr. Amido di mais
100 gr. Pistachio triturato
30 gr. Di cioccolato nero, triturato
Fiori di gelsomino
Canella in polvere
Mescolate gli ingredienti escluso il gelsomino e la cannella
Porre in un pentolino e portare ad ebollizione a fuoco medio.
Quando tutto sarà legato e non più caldo, aggiungere le scaglie di cioccolato, e versare la crema cotta di anguria dentro gli appositi stampini.
Si finisce spolverando il gelo con il pistacchio e la polvere di cannella a piacimento. Il fiore di gelsomino serve per la decorazione, quindi sul piatto e servirete tutto sempre freddo.
FREDERIK FARINA – LEGGI LE ALTRE RUBRICHE DELLO STESSO AUTORE
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