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Disagi e rallentamenti per raggiungere Siracusa dalla zona sud: code e polemiche

Gennuso (FI): "il CAS ha pensato bene di limitarsi a chiudere l’autostrada senza fornire il minimo supporto o assistenza. Questa non è gestione, è abbandono"

Disagi e tempi di percorrenza allungati, oggi primo giorno di vero caos per raggiungere Siracusa dalla zona sud della provincia. Tutta colpa delle ispezioni urgenti sul viadotto Cassibile che ha costretto il Cas a chiudere il tratto autostradale tra Avola e Cassibile, non arrivando nemmeno a comunicarlo in tempo. Già sabato mattina, infatti, i primi automobilisti hanno dovuto fare i conti con la deviazione. Percorrendo la A19 in direzione nord, infatti, è prevista l’uscita obbligatoria allo svincolo di Avola. Da qui l’obbligo di proseguire sulla vecchia statale e l’eventuale rientro in autostrada allo svincolo di Cassibile.

Stamattina, primo giorno feriale della novità, le prime file, con la Polizia Stradale a gestire il traffico in uscita dallo svincolo di Avola sulla Ss 115. Problemi acuiti dalla presenza dei passaggi a livelli.

Non si sono fatte attendere le  polemiche e nemmeno le prese di posizione. Il primo a farsi sentire è stato proprio il deputato regionale della zona sud della provincia di Siracusa Riccardo Gennuso.

“La gestione della chiusura del tratto autostradale Avola-Cassibile da parte del Consorzio Autostrade Siciliane rappresenta l’ennesimo fallimento di un’istituzione che dimostra totale inefficienza e insensibilità verso i cittadini. Mentre migliaia di automobilisti sono rimasti intrappolati in un ingorgo mostruoso all’ingresso di Avola, con code di chilometri sulla Statale 115, il CAS ha pensato bene di limitarsi a chiudere l’autostrada senza fornire il minimo supporto o assistenza. Questa non è gestione, è abbandono”.  “Non è accettabile – prosegue Gennuso – che il Consorzio scarichi sulle spalle dei Comuni e della Polizia Stradale le proprie responsabilità. La chiusura di un tratto autostradale così cruciale richiede un’organizzazione tempestiva e un supporto adeguato, con mezzi e operatori dedicati per gestire la viabilità in uscita dall’autostrada. Invece, i cittadini si sono ritrovati soli, bloccati nel traffico, senza alcuna informazione o aiuto concreto. È scandaloso che il CAS non abbia previsto un piano di emergenza per mitigare i disagi. La chiusura del viadotto Cassibile, per quanto necessaria per motivi di sicurezza, non può trasformarsi in un incubo per chi deve semplicemente raggiungere casa o il luogo di lavoro. Chiedo con urgenza al CAS di attivarsi immediatamente per garantire un supporto adeguato, lavorando h24 per velocizzare i controlli e ripristinare la viabilità. Non è più tollerabile che i cittadini siciliani paghino il prezzo di una gestione fallimentare. Si agisca subito, prima che questa situazione degeneri ulteriormente.”

Anche il coordinatore del Movimento 5 Stelle Siracusa Sud Corrado Fioretti ha sollevato il problema e chiesto che venga affrontato nel brevissimo periodo.

“Code chilometriche, nessuna informazione e nemmeno l’ombra di una adeguata e minima segnaletica. Non siamo in una delle classiche strade provinciali del nostro territorio (in quanto è normalità) siamo sulla A18. l’autostrada Siracusa-Gela all’altezza dello svincolo di Avola in direzione Siracusa. Il CAS dispone improvvisamente  delle ispezioni urgenti sul viadotto Cassibile, lungo la Siracusa-Gela, in direzione nord, per tale motivo il tratto è chiuso. La chiusura improvvisa, senza alcuno dubbio ha provocato un danno enorme alla circolazione regolare nella sede autostradale dove da ieri migliaia di automobilisti si trovano imbottigliati per ore, senza capire i motivi improvvisi di tale chiusura nè vi è una corretta segnaletica con uno sbocco alternativo per far fronte all’inconveniente. Le rete autostradale siciliana soffre da sempre una situazione e una gestione altamente precaria. In tutta l’isola sono innumerevoli i cantieri in attivo o sospesi i quali causano enormi disagi a chi vi transita. Cittadini esasperati e stanchi di questo continuo logorio, di questo continuo calvario che la Sicilia è costretta a subire. Ogni anno migliaia di turisti in visita nell’isola rimangono estasiati per due cose in particolare: per le bellezze che offriamo e per le pessime infrastrutture e servizi pubblici che solo noi sappiamo offrire. Ad oggi è vergognoso come il Consorzio per le Autostrade Siciliane non avverta in tempo la chiusura e non installi una adeguata segnaletica molti chilometri prima dell’uscita obbligatoria. Esigiamo immediate spiegazioni per il bene di chi sta vivendo il disagio”.


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