Nell’ambito del decreto legge post-calamità è stato approvato in Senato un emendamento a prima firma Nicita, che in relazione al rimborso dei soggetti colpiti dal sisma del 1990, nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, impone al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate di effettuare entro tre mesi la ricognizione dei rimborsi dovuti, anche attraverso un tavolo tecnico al quale partecipano un rappresentante dell’Agenzia delle Entrate, un rappresentante della Città metropolitana di Catania, un rappresentante del Libero Consorzio comunale di Siracusa e un rappresentante del Libero Consorzio comunale di Ragusa.
“Con questo emendamento – dichiara Nicita – si compie un passo avanti importante in una vicenda che si trascina da troppo tempo nell’incertezza e nei rimpalli tra istituzioni. Adesso l’Agenzia delle Entrate e il MEF dovranno fornire entro tre mesi un quadro
definitivo dello stato dei rimborsi dovuti e del completamento dello stesso. Ringrazio il Governo e i senatori e le senatrici delle altre forze politiche che hanno consentito in una intesa bipartisan sul mio emendamento per sbloccare questa vicenda”.
“Ho apposto la mia firma all’emendamento proposto dal senatore Antonio Nicita – che ringrazio perché con garbo ha accettato la riformulazione del Governo – contenuto nel dl ricostruzione e ampiamente condiviso in Senato da maggioranza e opposizione. Prevede l’istituzione di un tavolo tecnico entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, per effettuare una ricognizione dei soggetti colpiti dal sisma del 1990 che ha coinvolto le province di Catania, Ragusa e Siracusa, sui contenziosi in essere e sulle pratiche dei rimborsi. Il tavolo sarà costituito presso il Ministero dell’Economia e delle finanze e composto da un rappresentante dell’Agenzia delle Entrate e dai rappresentanti delle ex province di Catania, Ragusa e Siracusa (oggi rispettivamente Città metropolitana e Liberi Consorzi)”. Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo, a margine della seduta in Aula a Palazzo Madama.
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