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Domani a Siracusa sciopero generale dei Cobas per dire “No” alla guerra

Il 20 maggio alle 12 volantinaggio davanti allo stabilimento Lukoil e alle 17 presidio in Piazza Archimede organizzati da Cobas, Siracusa Ribelle, Prc e Pci

Vogliamo la pace e il lavoro, non pagheremo noi il prezzo delle loro guerre!” A sottoscriverlo la Confederazione Cobas Siracusa, Cobas Scuola Siracusa, Siracusa Ribelle, Prc Siracusa, Pci Siracusa in adesione allo sciopero generale contro la guerra di domani, venerdì 20 maggio, indetto da tutti i sindacati di base per il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, il no all’invio di armi da parte del governo italiano, lo scioglimento della Nato e il no all’economia di guerra. In questi giorni si rincorrono in via quasi ufficiale le notizie che parlano della possibile chiusura dello stabilimento Lukoil di Priolo a seguito dell’embargo al petrolio russo disposto dalle autorità dell’Unione Europea per sanzionare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Riteniamo inaccettabile, – scrivono i promotori della protesta – che in una provincia già martoriata dall’inquinamento e dalla disoccupazione, nel quale il tenore di vita è bassissimo e dalla quale partono migliaia di giovani ogni anno in cerca di occupazione, si perdano dei posti di lavoro che assicurano la possibilità di vivere onestamente a migliaia di famiglie della provincia. Specie perché questo accade per la volontà di governi, come quelli Europei, che non percorrono fino in fondo la strada della trattativa e della pace e che dichiarano guerre economiche di cui poi non sarà il ceto politico a sopportare il prezzo. Dobbiamo opporci tutte e tutti a questa follia”.

Di seguito e nel dettaglio le rivendicazioni dei promotori: Che il Governo italiano si dissoci dalle politiche guerrafondaie di Unione Europea e Nato; La sicurezza degli impianti esistenti e la riduzione dell’inquinamento in vista della riconversione e della fuoriuscita dal fossile; Che con i soldi delle spese militari si finanzino investimenti in nuove tecnologie ecosostenibili e operazioni di bonifica e mitigazione dell’impatto paesaggistico; Veri e tangibili controlli delle emissioni convogliate e fuggitive; Fuori lo sfruttamento, la precarietà, le agenzie interinali e l’incertezza dalla zona industriale. Serve una seria clausola sociale; Pari logistica e servizi per tutti i lavoratori diretti e dell’indotto; Istituzione di un’assemblea permanente con lavoratori, popolazione sindacati, associazioni, istituzioni, e partiti per richiamare Governo regionale, Governo nazionale e Committenza al massimo rispetto per la nostra gente, lavoratori, lavoratrici, cittadine e cittadini; un piano industriale che punti sulle energie rinnovabili ed una vera politica occupazionale che assicuri prospettive ai più giovani.

A Siracusa, Confederazione Cobas Siracusa, Cobas Scuola Siracusa, Siracusa Ribelle, Prc Siracusa, Pci Siracusa, promuovono la mobilitazione del 20 maggio alle 12 all’ingresso degli impianti Lukoil e nel pomeriggio un presidio, a partire dalle 17 in Piazza Archimede di fronte alla Prefettura.

 


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