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È crisi politica a Carlentini: due assessori fuori dalla Giunta. Il sindaco Stefio revoca le deleghe

Il sindaco Stefio : “apprendo con stupore che due gruppi politici di maggioranza facenti capo a Pippo Basso e Romolo Saccà hanno dichiarato che è venuta meno la fiducia nei miei confronti”

Il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio revoca le deleghe agli assessori Concetta Torcitto – con rubrica alle politiche sociali e per anziani, pari opportunità, statuto comunale e regolamento per il funzionamento del consiglio comunale –  e Alfredo Londra – emergenza Covid, sanità ed igiene pubblica, randagismo, protezione civile, fondi strutturali, edilizia sportiva, scolastica e politiche agricole.

Domani mattina la formalizzazione ufficiale dell’atto.

Secondo quanto ha dichiarato il primo cittadino  la decisione giunge a seguito  le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa  da 7 consiglieri di maggioranza: il presidente del consiglio Giovanni Fuccio Sanzà, Massimo Favara, Giuseppe Nicastro, Giusy Soviero della lista Continua (con l’assessore di riferimento Concetta Torcitto), Maria Rosa Ripa e Maurizio Crisci della lista Ora Carlentini (con l’assessore Londra) e Giuseppe Demma del Partito Democratico.

Con stupore – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Stefio – apprendo  dalla stampa che due gruppi politici di maggioranza facenti capo a Pippo Basso e Romolo Saccà hanno dichiarato che è venuta meno la fiducia nei miei confronti, adducendo motivazioni, a mio parere, inesistenti in quanto l’attività amministrativa condotta dalla mia amministrazione, compreso l’iter di verifica e predisposizione della bozza di bilancio 2021, è stata realizzata con provvedimenti votati da tutte le componenti politiche. Pertanto dalle dichiarazioni rese dai due gruppi si evince una presa di distanza dall’operato dei loro assessori di riferimento (Londra e Torcitto), ai quali va la mia piena solidarietà personale”.

Torcitto e Londra, eletti al consiglio comunale nel 2018, rassegnate le dimissioni da consiglieri, erano stati nominati assessori a marzo del 2021 dal sindaco  Giuseppe Stefio. Durante una seduta del consiglio comunale convocata per la surroga dei consiglieri subentranti di entrambe le liste, Stefio spiegò di aver rimodulato  le rubriche in linea con quanto condiviso da tutti i componenti della maggioranza.

Tengo a precisare – prosegue il sindaco Stefio – che anche la scelta di affidare l’incarico ad una società di esperti in materia finanziaria, è stata assunta da tutta la maggioranza. Il disavanzo tecnico che la società ha fatto rilevare non è assolutamente legato alla spesa corrente, diminuita sensibilmente e ridotta ai soli servizi essenziali e per le spese obbligatorie che l’Ente deve sostenere”. A conferma di ciò, la relazione prodotta dalla società incaricata dove viene individuata la causa principale della sofferenza. In breve il disavanzo certificato dalla delibera di ripiano dopo l’approvazione del rendiconto 2020, dell’importo di 2.190.107,01 di euro, è la conseguenza della mancata predisposizione del riaccertamento  straordinario dell’anno 2015 che dava possibilità agli Enti di ripianare l’eventuale disavanzo che nasceva dall’applicazione dei nuovi principi contabili del decreto legge 118 del 2011 attraverso una delibera di ripiano che spalmava il disavanzo in 30 anni. Mi appello al senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto il consiglio comunale di Carlentini a lavorare insieme e predisporre  un piano di riequilibrio che consentirà di mettere in sicurezza il nostro Comune”.

“In questa vicenda– ha dichiarato l’assessore al Bilancio Salvo Genovese – la politica ha perso lo stile che la dovrebbe contraddistinguere trasformandosi in pura cattiveria. Dal giorno del mio insediamento ho sempre collaborato al fianco del sindaco per dare una spinta forte all’amministrazione, rivolgendo massima attenzione all’azione amministrativa, supportando il lavoro e l’operato degli uffici. Le accuse mosse sono gravi, ma questo lo verificheremo nelle sedi opportune”.

È difficile – ha detto il vice sindaco Salvo La Rosa – riuscire a trovare una logica politica o una coerenza nelle dichiarazioni e negli atteggiamenti dei due gruppi politici in questione. Mi auguro che gli interessi politici di parte non prevalgano rispetto al bene dei nostri cittadini”.


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