Ci siamo quasi, la prossima settimana sarà tempo di rimpasto a Siracusa. I giorni post elezioni di II livello sono serviti per rimettere in discussione l’intera impostazione politico-amministrativa e adesso si metterà mano sulla composizione della Giunta tenendo conto del risultato delle Provinciali che hanno visto Michelangelo Giansiracusa nuovo presidente del Libero consorzio. Questa l’unica ammissione del sindaco, Francesco Italia, sentito sull’argomento: “sì, entro la fine della prossima settimana faremo qualche ritocco. Io detesto fare rimpasti, ne ho fatti pochi nella mia storia da amministratore perché dò il tempo all’assessore di entrare e abituarsi alla macchina amministrativa. Ci vuole tempo, lo so, e cerco di offrire a tutti quelli che fanno parte della squadra il modo di lavorare al meglio. Per non parlare poi dei rapporti umani che vengono instaurati, mi spiacerà perdere alcuni assessori ma bisogna incastrare esigenze politiche con quelle amministrative”.
Sollecitato sui nomi e sui potenziali ingressi, il resto della conversazione con il primo cittadino è stato una sequela di “no comment”, “non dico niente”, “non parlo più”. Rispetto alle precedenti ipotesi, c’è qualche piccola modifica molte conferme. Ad esempio, fuori in 4: Fabio Granata, Giuseppe Gibilisco, Salvatore Consiglio, Teresella Celesti (senza rappresentanti in Consiglio). Cavarra e Zappulla restano (ma decide Mpa, oggi Grande Sicilia), così come rimane Enzo Pantano, a cui il sindaco Francesco Italia ha delegato il delicato settore della Mobilità e dei Trasporti. Resteranno Pierpaolo Coppa al Bilancio e Servizi fiscali – uomo di fiducia massima per il primo cittadino – ed Edy Bandiera, che verrà confermato vicesindaco ma, dopo l’elezione di Matteo Melfi al Consiglio provinciale, non otterrà il secondo assessorato che sarebbe dovuto andare ad Alessandro Spadaro.
Granata potrebbe non restare con le mani in mano e ancora una volta si parla di tre possibilità: Cda del Consorzio Amp del Plemmirio, dell’Inda (dove potrebbe incontrare qualche resistenza) o nella Fondazione di partecipazione per la candidatura di Siracusa a”Capitale Europea della Cultura 2033″.
Sembra ormai certo l’ingresso del gruppo di Insieme per allargare le fila della maggioranza, dopo il sostegno a Giansiracusa presidente. Al momento si parla solo del potenziale ingresso del capogruppo Ivan Scimonelli, si raffreddano le piste legate a Ciccio Vaccaro e Alessandro Schembari ma l’ultima parola spetta al leader Giovanni Cafeo. Salterebbe pure l’assessorato previsto per Franco Zappalà, passato in maggioranza ma ormai privo di un gruppo dopo l’adesione di Alessandra Barbone a Forza Italia, in opposizione.
Rispetto a quanto ipotizzato inizialmente, invece, non dovrebbe cambiare nulla in Consiglio comunale: il presidente Alessandro Di Mauro avrebbe dovuto fare un passo indietro e lasciare spazio ad Andrea Buccheri per il cambio a metà consiliatura, ma ultimamente la posizione di Buccheri si è raffreddata così come – sembra – i rapporti con la maggioranza. Il consigliere comunale ha un’estrazione politica più vicina al centrosinistra ma per ora rimane fedele alla coalizione di partenza, anche se con meno entusiasmo di prima. Così Di Mauro resterà fino a fine consiliatura. Sulla vicepresidenza – oggi di Conci Carbone – la palla potrebbe passare ad altri dopo l’elezione in Consiglio provinciale, ma non è un automatismo e tutto potrebbe restare immobile.
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