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Elezioni Libero consorzio. Stefio: “12 anni senza politica hanno umiliato la Provincia. Ora serve visione e responsabilità”

L’intervista si chiude con un appello. Non ai cittadini, che in questa tornata non votano, ma alle istituzioni

Una candidatura che nasce da un senso di dovere, più che da un calcolo politico. Così Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, spiega la sua decisione di scendere in campo per la presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa. A pochi giorni dalle elezioni di secondo livello, Stefio si racconta ai microfoni di Siracusa News, toccando i temi centrali del suo programma e lanciando un messaggio chiaro: “La politica deve tornare a occuparsi del territorio. È ora di voltare pagina”.

Dodici anni di commissariamento, otto elezioni annunciate e mai celebrate, un ente lasciato a gestire il dissesto e privato di ogni prospettiva di rilancio. È questo, secondo Stefio, il prezzo pagato dalla Provincia in questi anni: “I commissari, pur di alto profilo, non hanno potuto fare altro che l’ordinario. Ma le comunità non hanno bisogno di gestione: hanno bisogno di visione”.

Per questo, la sua candidatura viene presentata come “di servizio”, un atto di responsabilità nei confronti di un territorio ferito. “Non si tratta di avere qualcosa da guadagnare o da perdere. Chi fa politica deve mettersi in gioco, anche quando le condizioni sono difficili. La mia è una risposta a un vuoto che dura da troppo tempo”.

Il programma di Stefio ruota intorno a tre parole chiave: coordinamento, transizione e sviluppo. A cominciare dall’energia. “Il nostro territorio è costellato di impianti fotovoltaici ed eolici, ma le comunità non ne traggono alcun beneficio. Non possiamo offrire il nostro territorio senza ricevere nulla in cambio. Serve una politica energetica provinciale, che tenga conto delle ricadute su cittadini e imprese”.

Poi c’è il nodo delle infrastrutture, che Stefio conosce bene anche da sindaco: “Basta un temporale e intere aree restano senza corrente. Eppure qui paghiamo l’energia più che in altre regioni. È un paradosso inaccettabile”. E ancora il turismo, per cui invoca una visione integrata: “Non si può pensare che ogni Comune faccia da sé. Serve una cabina di regia che valorizzi il territorio nel suo insieme”.

Sul piano politico, Stefio conferma il sostegno del Partito Democratico, di cui è espressione, e del Movimento 5 Stelle. Con Sinistra Italiana, invece, spiega che “non c’è stato il tempo per un confronto, anche a causa dell’incertezza iniziale sull’effettivo svolgimento delle elezioni”. Ma rivendica la scelta di candidarsi anche per garantire pluralismo: “Si rischiava un candidato unico. La mia candidatura offre un’alternativa a chi non si riconosce nel progetto di Michelangelo Giansiracusa. E anche questo è un valore democratico”.

In caso di sconfitta, Stefio non si tira indietro: “Sarò in Consiglio e porterò avanti i valori di un campo progressista e riformista. Non come opposizione sterile, ma come voce costruttiva. Serve pluralismo, non pensiero unico”.

Spazio, infine, anche al suo Comune. Carlentini è destinataria, insieme a Lentini, di fondi compensativi per la realizzazione dell’autostrada: oltre 4 milioni di euro. “Li useremo per opere strategiche. Una delle priorità è un nuovo asilo nido inclusivo e sperimentale, unico nel suo genere in Sicilia. Abbiamo già fatto 12 assunzioni nel settore, ne faremo altre 14. Tutte finanziate, senza un centesimo a carico del bilancio comunale”.

E parlando di bilanci, Stefio tocca anche il tema delle risorse per la Provincia: “Basterebbe sospendere per cinque anni il prelievo forzoso da parte dello Stato. Non chiediamo mancette, chiediamo di poter amministrare davvero, e non solo gestire le emergenze. Come è stato fatto per altri Comuni, lo Stato deve avere la stessa attenzione per un ente importante come il nostro”.

L’intervista si chiude con un appello. Non ai cittadini, che in questa tornata non votano, ma alle istituzioni. “Chi governa deve rappresentare tutti, non solo chi gli è politicamente vicino. Io faccio il sindaco di chi mi ha votato e di chi non mi ha votato. Questo è il vero senso delle istituzioni. E questo è ciò che pretendo anche per la Provincia”.


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