La prima direzione provinciale della segreteria di Piergiorgio Gerratana ha segnato un passaggio importante per il Partito Democratico in provincia di Siracusa. Tra i temi affrontati, l’apertura alla società civile, il dialogo con la minoranza interna, le elezioni provinciali e la corsa a sindaco di Solarino. Con una novità sostanziale: ok (anche un po’ a malincuore) la candidatura di Spada, ma le liste dovranno essere valutate dalla direzione.
“Abbiamo convocato questa prima direzione con tanti punti all’ordine del giorno – ha dichiarato Gerratana – perché è necessario partire con il piede giusto e dare piena legittimazione alla direzione provinciale, che deve decidere la linea del partito. Era l’occasione per presentare la nuova segreteria, ma ho voluto fare un passo ulteriore: ho chiesto alla minoranza del Pd di valutare la possibilità di concorrere alla composizione della segreteria per gestire il partito in maniera unitaria”. E proprio la corrente minoritaria dei democratici (Orazio Scalorino in primis) si è presa qualche giorno per decidere se accettare la proposta.
Non solo. Il segretario ha anche annunciato la volontà di coinvolgere rappresentanti della società civile, anche non tesserati al Pd, ma sempre vicini all’area progressista: “in giro per la provincia ho registrato la disponibilità di tanti consiglieri comunali, ma anche di esponenti del mondo dell’associazionismo e della società civile che vogliono dare un contributo senza necessariamente prendere la tessera del partito. Credo che sia un segnale forte di apertura e di volontà di allargare il nostro campo”.
Questa proposta ha però bisogno di tempo per essere concretizzata. “Non voglio che sia una scelta imposta o costruita dietro le quinte. Ho voluto presentarla in maniera trasparente davanti alla direzione provinciale, perché è lì che devono essere prese le decisioni del partito”.
Sul fronte delle elezioni provinciali, Gerratana ha ribadito che il Pd è pronto alla sfida, sempre che si confermi la volontà di andare al voto visto che il dubbio che le elezioni provinciali si facciano nasce proprio dai ricorsi e del centrodestra stesso contro l’indizione delle elezioni e dalla svogliatezza con cui si affrontano le riunioni interne pur di non andare a elezioni di secondo grado. Il segretario ha anche sottolineato la necessità di affrontare il tema del Libero Consorzio con un approccio politico serio. “Non possiamo limitarci a considerarlo un adempimento burocratico. Si tratta di un ente che gestisce scuole, manutenzione stradale e altre competenze fondamentali. E non dimentichiamo che il Libero Consorzio di Siracusa è uno dei più disastrati economicamente in Italia”. Quanto ai possibili scenari per la presidenza del Libero Consorzio, Gerratana non ha escluso la possibilità di sostenere un nome come quello di Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, in un’ottica di costruzione di un’alleanza ampia con altre forze politiche di centrosinistra aperta anche ad Azione.
Infine, il tema più discusso: le elezioni a Solarino e la candidatura di Tiziano Spada a sindaco. “È una delle massime espressioni del Partito Democratico in provincia ed è chiaro che il Pd non può far mancare il sostegno alla sua candidatura. Tuttavia, la composizione delle liste deve essere valutata dalla direzione provinciale per evitare che nella coalizione entrino figure troppo distanti dal centrosinistra”.
Un riferimento chiaro alla possibile presenza di Noemi Giangravè, ex candidata di Fratelli d’Italia, nella lista a sostegno di Spada. “Quando una candidatura del PD porta alla spaccatura e all’espulsione di esponenti del centrodestra, è evidente che questo è un risultato politico rilevante. Tuttavia, queste scelte devono essere discusse negli organismi ufficiali del partito, perché non riguardano solo Solarino ma l’assetto dell’intera provincia”.
Il PD siracusano, dunque, si prepara a un periodo di intenso lavoro. Tra la riorganizzazione interna, i congressi di circolo e le prossime sfide elettorali, la segreteria provinciale guidata da Gerratana punta a consolidare il proprio ruolo. Ma non senza polemiche, il sale della democrazia e della politica.
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