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Elezioni regionali. A 8 giorni dallo spoglio, nessun dato ufficiale per 48 sezioni a Siracusa. Cavallaro: “è necessario intervenire normativamente”

"Le nomine dei Presidenti di seggio vengano effettuate in largo anticipo con il divieto assoluto di rinunciare e con la previsione che eventuali sostituzioni le debba fare la stessa Corte d'Appello"

Sono trascorsi quasi 8 giorni dall’inizio dello spoglio elettorale per le elezioni regionali e ancora non si conoscono i dati ufficiali di 48 sezioni in tutta la Sicilia, di cui ben 42 solo nella città di Siracusa.

“È una vicenda assurda che non può essere liquidata con la solita tolleranza, come se fosse un destino ineluttabile quello che stiamo vivendo. C’è una coltre di silenzio, squarciata solo dall’avvocato Paolo Ezechia Reale che anni fa ha combattuto quasi da solo una battaglia di trasparenza, a proprie spese e senza alcun riconoscimento – dice Paolo Cavallaro, dirigente regionale di Fratelli d’Italia – Ho letto in alcuni giornali che le schede elettorali sono state trasmesse agli Uffici centrali dei Tribunali competenti per circoscrizione, i quali, fatto lo spoglio delle schede eventualmente non scrutinate, invieranno i dati all’Ufficio centrale regionale. Ho letto di dichiarazioni del Prefetto di Siracusa che, in un’intervista a La Repubblica, ha riferito la circostanza che molti presidenti di seggio non hanno compilato bene i verbali. Questa vicenda non può passare senza che vengano presi provvedimenti seri, anche sotto il profilo normativo se del caso, perché ciò non abbia a ripetersi. In particolare a Siracusa la democrazia mostra ancora le ferite delle scorse amministrative del 2018, essendo rimasto ignoto il numero di preferenze ottenuto dai candidati al consiglio comunale nella sezione 82; cioè a dire che gli elettori che hanno votato in questa sezione non hanno avuto modo di incidere nei risultati, vedendo vanificato l’esercizio del proprio diritto di voto. Ma quello che francamente trovo ancora più assurdo è il decorso di 8 giorni per fare un’operazione di scrutinio che i Presidenti di seggio avrebbero dovuto fare, come è prassi e come hanno fatto gli altri, nell’arco di alcune ore. È possibile mai che gli uffici centrali dei Tribunali competenti per circoscrizione abbiano bisogno di 8 giorni a fronte delle poche ore di solito necessarie? Qualcuno dovrebbe chiedere spiegazioni, i cittadini elettori hanno diritto di sapere”.

Secondo Cavallaro l’immagine della Sicilia è ormai compromessa, considerato che in tutta Italia si è già diffusa la notizia. “A questo punto mi auguro che si giunga quanto prima al risultato definitivo delle 48 sezioni restanti; ma sono fermamente convinto che non bastino poche parole sulla stampa, ma sia necessaria un’operazione trasparenza, perché gli elettori devono sapere cosa è successo, sezione per sezione – conclude – È necessario intervenire normativamente perché le nomine dei Presidenti di seggio vengano effettuate in largo anticipo con il divieto assoluto di rinunciare e con la previsione che eventuali sostituzioni le debba fare la stessa Corte d’Appello, o i Comuni interessati alla sostituzione, individuando i sostituti sempre all’interno dell’apposita lista tenuta dalla Corte d’appello che garantisce determinati requisiti di competenza. Il legislatore deve analizzare bene le problematiche e individuare le soluzioni migliori, perché la democrazia non è materia in cui si possono tollerare superficialità o disattenzioni. Si faccia al più presto, ogni giorno che passa è un’altra ferita alla democrazia.


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