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Elezioni regionali, a Siracusa è ancora “caos” per la conta dei voti: venerdì intanto si insedia il neo presidente Schifani

Mancano ancora i dati definitivi di 42 sezioni del Siracusano, 42 del capoluogo e una di Lentini

L’insediamento del nuovo presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il conseguente passaggio di consegne con il governatore uscente Nello Musumeci si svolgeranno venerdì, 14 ottobre, a Palermo. Peccato però che a Siracusa sia ancora caos per quanto riguarda la conta dei voti in occasione delle regionali del 25 settembre. A quasi 20 giorni di distanza, infatti, non si ha il dato definitivo sulle preferenze (ma nessuno dei seggi è a rischio) né i voti di lista totali.

Se per Renato Schifani, quindi, la proclamazione a presidente della Regione Siciliana è cosa quasi fatta, lo stesso non si può dire per l’Assemblea regionale siciliana, che per potersi insediare attende ancora chiarezza sui risultati di 48 sezioni elettorali, la grandissima parte delle quali è nel Siracusano.

Non è la prima volta che a Siracusa, in occasione di una tornata elettorale, accade un pasticcio nella conta dei voti. Quanto accaduto nelle elezioni regionali del 25 settembre, con lo spoglio paralizzato in 43 sezioni – 42 nel capoluogo e una a Lentini che ha costretto il Tribunale ai riconteggi dei verbali – era già successo nel 2018, in occasione delle amministrative, vinte dal candidato a sindaco del Centrosinistra, Francesco Italia. La sua proclamazione venne annullata quasi due anni dopo per effetto di una decisione del Tar di Catania, in accoglimento del ricorso presentato dello sfidante, Ezechia Paolo Reale, avvocato esponente del Centrodestra, che denunciò delle irregolarità nello spoglio. I giudici disposero, contestualmente, una mini tornata elettorale in 9 sezioni ma il Cga ribaltò il pronunciamento del Tar, facendo tornare in carica il sindaco.

Nelle ore successive all’inizio dello scrutinio delle elezioni regionali del 25 settembre, quando i dati tardavano ad arrivare a Palermo, la Prefettura di Siracusa aveva sollevato il problema dell’inesperienza dei presidenti di seggio. E pensare che, alcuni giorni prima del voto, il Comune di Siracusa aveva organizzato un corso di formazione per i presidenti di seggio nei locali dove un tempo c’era l’Hub per i vaccini anti Covid19.

Le verifiche compiute dal Tribunale di Siracusa sulle 43 sezioni non hanno, comunque, riguardato le schede elettorali, per cui sarebbe necessario un provvedimento del Tar, quanto i verbali redatti dagli stessi presidenti di seggio che sono andati nel pallone durante le operazioni di scrutinio. L’avvocato Reale non è sorpreso di quanto accaduto per le Regionali considerato il precedente del 2018. “Per quella vicenda – spiega Ezechia Paolo Reale – la Procura di Siracusa ha chiesto il rinvio a giudizio per 4 presidenti di seggio”. E porta all’attenzione delle circostanze accadute nel 2018. “In un seggio hanno espresso – dice Reale – un voto valido per il Consiglio Comunale 407 elettori ( il dato è certo perché in seguito a un ricorso proposto il Tribunale Amministrativo ha delegato il prefetto ad aprire la busta sigillata contenente le schede elettorali e a controllarne il numero). Consultando i verbali e la tabella di scrutinio la Commissione Elettorale Centrale ha trovato solo 39 voti trascritti“.


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