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Floridia, il Consiglio approva il Bilancio e Marco Carianni lascia la giunta. M5S: “Limoli amministri o tolga il disturbo”

L’ok al documento finanziario è arrivato con soli 7 voti favorevoli di Gozzo, Guardo, Tata, Piricò, Caccamo, Di Mauro e Tralongo, mentre ha votato no al bilancio la pentastellata Infalletta e si sono astenuti Carianni e Vassallo

Marco Carianni lascia la giunta Limoli. L’assessore allo Sport e allo Spettacolo ha annunciato le proprie dimissioni ieri mattina, durante la seduta di Consiglio comunale. Due le motivazioni principali, una tecnica, l’altra politica. La prima è legata al mancato utilizzo delle somme derivate dal compenso da assessore che Carianni ha rifiutato. Oltre 9 mila euro da luglio a dicembre che aveva chiesto fossero devolute, con un apposito capitolo di bilancio, a favore di tutti quei cittadini non occupati che volessero fare qualche ora di lavoro per la città ma nel documento finanziario nemmeno l’ombra di questa cifra.

Quanto alla scelta politica, è legata al riavvicinamento del gruppo Gennuso. Rosalba Piricò e Giuseppe Tata, i Consiglieri che fanno capo al deputato regionale, infatti, hanno sostenuto Gianni Limoli per tutta la campagna elettorale e fino al momento dell’insediamento, salvo poi lasciare la maggioranza alla prima seduta di Consiglio comunale quando non si è trovato l’accordo sul nome del presidente dell’assise. Una rottura tale da far dimettere, da li a poco, anche l’assessore di riferimento del gruppo, Massimo Failla, che è stato sostituito da Paolo Teodoro, uomo di Salvo Burgio. Con Tata e Piricò sono passate all’opposizione anche Fabiana Gallo e Tiziana Bordonaro che però non hanno mai rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulla loro vicinanza politica al deputato.

Ora, pare, che i “gennusiani” siano pronti a tornare tra le file della maggioranza occupando, con buona probabilità, anche un posto in giunta. Quanto a Carianni, “preferisco fare il consigliere Comunale con le mani libere, rispettando tutte le persone che mi hanno manifestato la propria fiducia che chinare il capo di fronte a un atteggiamento presuntuoso e imperante!” ha scritto sul proprio profilo Facebook.

La seduta di ieri aveva l’obiettivo principale di approvare il Bilancio di previsione 2017. L’ok al documento finanziario “fatto di lacrime e sangue” come avevano annunciato sindaco e assessore al ramo, “è arrivato con soli 7 voti favorevoli di Davide Gozzo, Angelo Guardo, Peppe Tata, Rosalba Piricò, Antonio Caccamo, Enzo Di Mauro e Graziano Tralongo, mentre ha votato no al bilancio la pentastellata Monica Infalletta e si sono astenuti Marco Carianni e Gaetano Vassallo. Il voto consentirà, finalmente di far partire alcuni servizi essenziali come la refezione scolastica.

Anche quest’anno il bilancio di previsione viene approvato sotto le feste natalizie. Tra l’altro il 28 dicembre chiamarlo ancora di previsione sfiora il ridicolo – commenta la Infalletta –. Abbiamo votato contro perché è un bilancio che non è in equilibrio nel servizio idrico. Abbiamo votato contro perché è un bilancio che ha avuto il parere negativo dei revisori contabili. Abbiamo votato contro perché è un bilancio con 52 mila di debiti fuori bilancio spesi senza nessuna copertura economica. Perché allora i suoi 5 Consiglieri di maggioranza erano assenti? Gallo, Carpinteri, Bordonaro, Beltrami e Cianci, che prima del voto si è dato letteralmente alla fuga, dov’erano? La maggioranza ancora una volta, anzi come sempre, si è dimostrata di carta e attaccata con il chewinggum. È contro i cittadini chi si fa eleggere dicendo di avere una maggioranza e il giorno dopo è già da solo. È contro i cittadini chi in campagna elettorale fa promesse da marinaio sapendo già di non poterle mantenere. È contro i cittadini chi già a settembre, mentendo, dice ai genitori dei bambini della scuola materna che a novembre sarebbe partita la refezione scolastica. È contro i cittadini chi presenta il bilancio di previsione soltanto a fine anno, in evidente disequilibrio, e ne pretende l’approvazione anche con parere negativo dei revisori contabili. È contro i cittadini chi non si presenta in Consiglio comunale per esercitare il proprio dovere, proprio come stamattina hanno fatto i Consiglieri di maggioranza. È contro i cittadini chi, un giorno si e l’altro pure, cerca nuove maggioranze diverse da quelle uscite dalle urne a giugno scorso. È contro i cittadini chi vuole rimanere aggrappato alla poltrona nonostante non abbia i numeri per amministrare. È contro i cittadini chi ha già cambiato 4 assessori in 6 mesi. È contro i cittadini chi non ha un progetto e naviga a vista. È contro i cittadini chi è convinto di fare il sindaco quando nella realtà sono altri a farlo. Sindaco Limoli amministri, se è capace di farlo, altrimenti tolga il disturbo”.


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