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Floridia, Erasmus: il bilancio del progetto per studenti e docenti del Liceo Da Vinci. “Quattro anni pieni di vita”

Prima gli studenti hanno fatto da “guida” ai loro colleghi delle scuole medie, poi gli insegnanti hanno raccontato il loro percorso di formazione attrraverso l0osservazione delle pratiche didattiche all'estero

Tre anni di viaggi, confronti, scambi e collaborazione. Nonostante la pandemia, crescita e formazione non si sono fermate per gli studenti del liceo Leonardo Da Vinci di Floridia che hanno portato avanti il progetto Erasmus e conosciuto sé stessi e una parte di mondo.

Il bilancio di questi anni è stato presentato nei giorni scorsi dai vari protagonisti, nel corso di una giornata dedicata all’Erasmus. Prima gli studenti hanno fatto da “guida” ai loro colleghi delle scuole medie, accolti per l’occasione nell’Aula Magna del liceo floridiano, per illustrare loro tutto ciò che in questi anni è stato realizzato, fra mobilità – fisiche e virtuali, a causa del covid – progetti e accoglienza. Una vera e propria “fiera” dell’Erasmus, con tanto di video e cartelloni per raccontare l’esperienza di conoscere culture e nazioni.

“Quando ti stanchi di viaggiare, conoscere, scambiare con le culture degli altri Paesi, allora sì, forse sei stanco della vita” ha detto una delle studentesse protagoniste del progetto, in chiusura della manifestazione, per spiegare cosa ha significato, per lei e per i suoi compagni, questa esperienza.

“Gli ultimi quattro anni, dal primo scambio in Slovenia nel 2019, all’ultimo la scorsa primavera in Olanda, sono stati pieni di esperienze, di occasioni di crescita e arricchimento: quattro anni, insomma, pieni di vita. Meta dopo meta, incontro dopo incontro, la nostra anima si è allargata fino a toccarne, e infine contenerne, molte altre. Abbiamo iniziato l’esperienza da bambini che immaginavano cosa ci fosse oltre l’orizzonte, e l’abbiamo conclusa da adulti, pieni di tutto ciò che quell’altrove contiene”.

Nel pomeriggio è stata la volta dei docenti, protagonisti del progetto insieme con gli alunni, non solo come accompagnatori ma da “studenti” a loro volta delle abitudini didattiche e formative degli altri Paesi, così come il Dsga che ha osservato, invece, la struttura amministrativa delle varie scuole.

“È un’opportunità bellissima per i nostri studenti, che prevede un lavoro di preparazione enorme ma che vogliamo offrire ai nostri alunni per i quali desideriamo il meglio – ha affermato Pinella Amenta, docente e responsabile del progetto –. Ci crediamo, e vogliamo che i nostri alunni crescano cittadini del mondo, perché uscire dai propri orizzonti e dal proprio comfort familiare significa mettersi a contatto con ambienti totalmente diversi dal loro e quindi confrontarsi e sviluppare nuove idee”.

A chiudere i lavori il dirigente scolastico Marcello Pisani: “Siamo testimoni di cosa vuol dire fare Erasmus e credo che questo progetto debba diventare sistema dentro la scuola. Abbiamo messo un tassello nel mosaico dell’Europa e dobbiamo continuare così perché è l’eredità che dobbiamo lasciare ai nostri ragazzi”.


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