In tendenza

Floridia, il Liceo Da Vinci apre le porte all’Europa: studenti e docenti da 5 nazioni per il progetto Erasmus+

Studenti da cinque nazioni insieme, a Floridia, per parlare di ambiente e salute e tornare a condividere in presenza dopo due anni di pandemia

Studenti da cinque nazioni insieme, a Floridia, per parlare di ambiente e salute e tornare a condividere in presenza dopo due anni di pandemia. Con queste premesse è iniziata ieri al liceo Leonardo Da Vinci di Floridia, la nuova fase del progetto Erasmus KA2 che dal 2019 vede la scuola diretta da Marcello Pisani unica accreditata in Italia per partecipare al progetto HILS (Healthy Inclusive Lifestyle through Schools), il cui scopo è quello di individuare corretti comportamenti mirati al raggiungimento del benessere fisico e psichico attraverso incontri e scambi fra le scuole dei Paesi coinvolti: Olanda, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Finlandia (assente in questa fase causa covid), più due organizzazioni locali (una olandese e una inglese) che supportano le scuole relativamente all’aspetto psicofisico dei giovani.

Il covid aveva costretto a sostituire le mobilità fisiche fra i vari Stati partecipanti con incontri virtuali (l’ultimo si è svolto a febbraio) e solo ora, grazie all’allentamento delle restrizioni è stato possibile riprendere gli spostamenti, che hanno portato nella scuola floridiana i rappresentanti delle altre scuole partecipanti e che, a giugno, si sposteranno in Olanda per la tappa finale del progetto.

A Floridia sono stati accolti ieri studenti e docenti da 5 Paesi, i quali fino all’8 aprile “vivranno” con i colleghi siciliani condividendo un fitto programma di eventi. A partire dalle attività di apertura, che si sono svolte ieri nella scuola floridiana, con esibizioni e spettacoli, in italiano e in inglese, per dare il benvenuto agli ospiti e lanciare messaggi di pace e speranza con riferimenti, immancabili, alla guerra in Ucraina.

Oggi un’altra giornata di incontri a scuola con una conferenza su ambiente e salute, tenuta da esperti della Nato e delle organizzazioni estere (partner del progetto) che si occupano della salute degli studenti nei rispettivi Paesi.

Poi le visite guidate a Vendicari e Siracusa, fra i monumenti e i luoghi storici della città, quindi la cerimonia di chiusura, venerdì 8, con la relazione finale affidata ai ragazzi che, suddivisi in 7 sottogruppi (con un alunno per ogni nazione) lavoreranno insieme per tracciare un “bilancio” di questi giorni.

“Dopo l’esperienza di febbraio, con 3 giornate di mobilità virtuale molto impegnative durante le quali i ragazzi hanno prodotto video e lavorato in gruppi, anche se a distanza, ora, finalmente, la possibilità per loro di incontrarsi dal vivo, scambiarsi idee e opinioni in maniera diretta, confrontarsi e condividere le emozioni legate a questa iniziativa – spiega la docente Pinella Amenta, coordinatrice del progetto –. Avevamo delle perplessità all’inizio, sebbene le regole si siano allentate siamo ancora in pandemia e avevamo dubbi sulla ripresa della mobilità. Però ci abbiamo creduto e alla fine ce l’abbiamo fatta, anche grazie al sostegno del preside che ha sempre creduto in questo progetto e ci ha appoggiato in ogni fase”.

“Abbiamo voluto rischiare – afferma il dirigente Marcello Pisani – ma alla fine i fatti ci stanno dando ragione. I ragazzi sono molto contenti e noi altrettanto. Così si costruisce l’Europa: ognuno mantenendo le proprie differenze ma guardando a un orizzonte comune. Il covid non ci ha fermati, anzi, ci ha fatto cambiare i piani e scoprire come si può essere in sintonia anche virtualmente”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni