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Floridia, la vertenza Prosat stasera in Consiglio comunale

È con il subentro della nuova azienda che molti impiegati ex Prosat hanno avanzato richieste per avere una maggiore sicurezza lavorativa

“Sette lavoratori e 1 lavoratrice ex Prosat impiegati stabilmente assieme ai colleghi per 6 ore giornaliere, e quando necessario anche di più, diventati invisibili”. Lo sostiene il Partito comunista italiano che si è schierato a sostegno di questi lavoratori rimasti senza impiego con l’inizio del 2023.

Il 31 dicembre scorso, infatti, è scaduto il contratto che l’azienda aveva con il comune di Floridia (operava in proroga) per la gestione del servizio di igiene ambientale. Mentre per alcuni lavoratori è scattata la clausola sociale, per questi non è stato lo stesso in quanto privi dei requisiti minimi richiesti.

Della questione si discuterà questa sera in Consiglio comunale, intanto nel comune è a lavoro la nuova ditta – la Tekra – che si è aggiudicata la gara ponte per la gestione del servizio fino alla fine di febbraio, quando dovrebbe arrivare la pronuncia del Tar sul ricorso presentato in merito al precedente affidamento.

Ed è proprio con il subentro della nuova azienda che molti impiegati ex Prosat hanno avanzato richieste per avere una maggiore sicurezza lavorativa.

Negli anni, infatti, la Prosat ha assunto a tempo indeterminato vari dipendenti, non tenendo in considerazione che nell’appalto ne fossero previsti solo 29. Tanti ne aveva approvati la Regione e tanti potevano esserne impiegati. Per rimpinguare la forza lavoro sono state fatte delle assunzioni (sin dal 2017) con contratti a tempo indeterminato part time (quindi per sole 3 ore giornaliere). Ognuno di questi lavoratori part time (ai fini del conteggio delle unità impiegate) valeva metà e in virtù di ciò l’azienda è riuscita a mantenere, sulla carta, l’impiego di 29 operatori contro i 35 realmente al lavoro.

Oggi questi impiegati (al lavoro sin dal primo appalto nel 2016) chiedono di passare a contratti full time, concessione, questa, che determinerebbe un esubero delle unità previste dall’appalto, quindi un’eccedenza rispetto al piano. A questi poi, si aggiungono gli ulteriori 8 (parte dei quali impiegati come amministrativi e che quindi nulla hanno a che fare con l’appalto floridiano) che chiedono di essere assorbiti dalla nuova azienda pur non possedendo i requisiti.


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